Ad un mese dalla sua inaugurazione non è più consentito l’utilizzo di biciclette, skateboard e pallone. «Era un sogno realizzato dopo tanto tempo di attesa. Che senso ha ora?»
di Edda Maiorino
Il 5 agosto veniva inaugurata la piazzetta di via Eugenio Siciliano, ed esattamente un mese dopo ecco che spunta, a sorpresa di tutti i residenti, ma in particolar modo delle mamme del quartiere, un divieto contro l’uso di biciclette, skateboard e pallone.
Una novità che riscalda gli animi delle mamme, le quali, entusiaste all’apertura di questa nuova area come possibile luogo di gioco e di ritrovo dei figli, hanno protestato unanimi dinanzi a tale divieto. «Non lo ritengo giusto – ci ha spiegato Luigia Magliano, casalinga – poiché la piazzetta è stata ideata proprio con lo scopo di far riunire ragazzi e anziani, in particolar modo quelli del quartiere Casolla, e di certo non possiamo aspettarci da dei bambini di farli stare seduti immobili su delle panchine. Che senso avrebbe? C’è molto spazio e questi giochi vietati non sono un danno per nessuno. Se non possono giocare qui dove dobbiamo portarli?». Stessa domanda se la sono posta altre mamme, come la signora Anna Cuomo, casalinga, la quale ha affermato che «non ci sono altri posti disponibili, e gratuiti, nel quale portare i nostri figli. Non mi vergogno a dire che non ho vietato a mio figlio di portare con sé il pallone o la bicicletta, e non penso di non aver fatto il mio dovere di madre. Penso di non essere stata l’unica a non rimproverare mio figlio, dato che in piazzetta tutti vengono muniti di questi giochi. Mio figlio è solo un ragazzino, eppure è rimasto indignato dinanzi a tale divieto tanto che ha inviato un messaggio al sindaco nel quale chiedeva, a questo punto, di provvedere alla realizzazione di una nuova area, magari munito di campetto da calcio gratuito, dal momento che in questo luogo non è possibile sfruttare al massimo lo spazio disponibile». Anche la signora Rita Confessore ha espresso il proprio rammarico su Facebook proponendo, con il contributo di altre mamme, l’ideazione di un campetto da calcio gratuito nella zona in questione. «Avevamo pensato di raccogliere 1 euro a mamma – ci ha raccontato la signora Confessore – da far recapitare a chi di dovere per l’acquisto di una rete protettiva da far montare alla fine della piazzetta, nella zona al confine con il palazzo residenziale, in modo che i nostri figli potessero giocare tranquillamente senza disturbare nessuno. Avevamo pensato anche di far realizzare un piccolo campo da calcio, gratuito, visto che qui a Nocera non ce ne sono, se non a pagamento. Se non possiamo portare qui i nostri figli a giocare, dove possiamo andare? Lo stesso divieto lo troviamo sia a piazza del Corso che a piazza Diaz o nella piazzetta Petrosino. Il parco comunale è chiuso. Trovo davvero ingiusto questo divieto, per noi residenti questa piazzetta rappresentava un sogno realizzato dopo tanto tempo di attesa». Continua la signora Patrizia Brillante, insegnante: «Non capisco con quale scopo sia stata inaugurata questa piazzetta se poi si pensava di non lasciar sfruttare al meglio il suo spazio. I bambini qui non infastidiscono nessuno e noi mamme siamo tranquille, inoltre molte di noi accompagniamo i nostri figli, perciò se si dovesse esagerare coi giochi subito provvederemmo a richiamarli. Penso che siano altre le cose a cui badare e dare importanza, non di certo questa».