Si sono celebrati stamani i funerali di “Tonino””, per gli amici. Era lui stesso ad amare e diffondere la definizione. Fu mediatore tra i soci nei momenti difficili
di Nino Maiorino
Circondate dall’affetto e dal dolore dei familiari e di tanti colleghi e amici, questa mattina, 8 settembre 2016, le spoglie mortali del ragionier Antonio Malet sono state accompagnate nel rito funebre celebrato presso la chiesa di Santa Maria del Presepe di Nocera Inferiore.
Con la dipartita del ragionier Malet, Tonino per i familiari, amici, colleghi e conoscenti, è venuto a mancare un altro pezzo della gloriosa Banca Gatto & Porpora, che è stata una realtà viva e fertile per circa un settantennio nell’Agro Nocerino-Sarnese. Tonino Malet è una figura storica e carismatica di quella realtà, avendo operato nella BGP in ruoli di vertice che lo hanno visto ben presente e determinante nella movimentata vita di quella banca, fino alla incorporazione avvenuta nel 1980 ad opera della Banca Nazionale dell’Agricoltura.
Tonino Malet è stato “l’eterno secondo”, come egli stesso amava definirsi, ma sempre a contatto con i maggiori responsabili della Banca: dal presidente, l’avvocato Attilio De Pascale, all’azionista di maggioranza, i coniugi Malet/Porpora, il dottor Meoli, negli ultimi anni direttore generale fino alla incorporazione.
Tonino Malet era il primo nipote del “Paperon dei Paperoni” della Banca, come egli stesso amava definirsi, il commendator Enrico Malet il quale, insieme alla famiglia De Pascale/Gatto, avevano fondato la Banca e ne avevano retto le sorti fino alla fine.
Personaggio di grande carisma, benvoluto, apprezzato e stimato da tutti, Tonino era sempre in prima fila sia nella gestione del credito e del risparmio, sia, principalmente negli ultimi anni, nella gestione delle inevitabili tensioni che le difficoltà gestionali comportarono. Tonino Malet rivestiva il difficile ruolo di “cuscinetto”, specialmente nei non sempre facili rapporti tra i soci, e tra i gruppi di azionisti che, negli ultimi anni avevano acquistato quote della Banca; ruolo di cuscinetto che ha sempre svolto con grande abilità e perizia, smussando angoli, sedando tensioni, arginando invadenze, pacificando animi; ma sempre con garbo, signorilità e grande equilibrio.
Queste sue doti vennero apprezzate anche dai tanti organismi estranei che negli ultimi anni amministrarono la Banca, dai professionisti che andarono a impinguare il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale, a quelli degli organi commissariali designati dalla Banca d’Italia, fino al gruppo di alti dirigenti della incorporante Banca Nazionale dell’Agricoltura.
Aver vissuto, sempre in prima linea, situazioni tanto diverse e spesso conflittuali, venendo da tutti apprezzato e benvoluto, fa comprendere chi fosse Tonino Malet e quale grande vuoto la sua dipartita lasci in tutti quelli che lo hanno conosciuto.
Al grande cordoglio della famiglia e dei colleghi e amici si associa anche il Risorgimento Nocerino.