«E’ una malattia che si sta diffondendo a macchia d’olio senza che alcuno intervenga seriamente, né la politica, né la Magistratura»
Torna a far sentire la sua voce Pasquale Giordano, il giovane infermiere nocerino con il pallino della politica. E lo fa, questa volta, per lanciare il suo allarme sull’enorme crescita delle patologie oncologiche nell’Agro:
«In qualità di infermiere, professionista della salute prima – ci scrive – e di esponente del Pd nocerino poi, mi sento in dovere di fare talune dichiarazioni. La nostra comunità sta vivendo, purtroppo, un grande e grave problema di sanità pubblica. E’ il cancro la malattia che, più di tutte, si sta diffondendo come una piaga con una rapidità e una frequenza mostruosa e disarmante, e sta devastando il nostro territorio e la vita dei suoi e dei nostri concittadini.
Tutto ciò senza che si faccia nulla di concreto, oltre ai litigi e agli annunci. C’è sicuramente qualcosa che non va: penso alla terra che coltiviamo, ai prodotti che mangiamo, all’acqua che beviamo e all’aria che respiriamo. Basti pensare a come il livello delle polveri sottili si innalzi negli orari di punta del traffico nocerino e di altre zone dell’Agro. Per questo chiedo alle istituzioni di ogni colore e parte politica di fare qualcosa: si faccia vera prevenzione cercando anche di abbassare i fattori di rischio, ambientali e sanitari, favorendo, come io la definirei, la educazione continua in prevenzione e salute rivolta ai cittadini. Si mettano in atto bonifiche laddove necessario e si organizzi una pianificazione seria degli interventi: immanchevolmente il mio pensiero va al polo oncologico di Pagani, che merita piena agibilità, e all’obiettivo dell’abbattimento delle liste d’attesa che per questi malati devono avere un codice di priorità. Faccio anche un appello alle associazioni ambientaliste, cito Legambiente, affinché facciano ancora di più e in modo più specifico indagini su acque correnti, fiumi, falde e terreni, dando voce e risalto anch’esse al problema. Infine mi rivolgo anche alla Magistratura: che vigili e sia ancora più attenta a tutte le dinamiche del territorio, specie a quelle che potrebbero essere la causa di questo male e della sua così frequente e letale incidenza, come gli sversamenti abusivi e nocivi di alcune fabbriche nei fiumi o i cumuli enormi d’immondizia nei centri urbani, talvolta arsi, o ancora a vecchi prefabbricati in amianto mai smantellati».
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Una considerazione, caro signor Giordano, ci viene spontanea: non ricordiamo di aver sentito la sua voce quando De Luca prometteva che quest’anno non vi sarebbero state interruzioni nelle prestazioni sanitarie, né leggiamo parole di condanna per il fatto che invece esse ci siano state, sempre a danno dei più deboli. La nostra testata è aperta a tutte le opinioni, come non succede frequentemente. Ed è per questo che ospitiamo con piacere anche la sua, e non di rado, anche se non sempre ne condividiamo la concretezza.
Gigi Di Mauro