Il segretario regionale di Si-Sel, Tonino Scala, e il consigliere regionale Alberico Gambino sparano a zero contro chi solo a luglio aveva rassicurato: «Quest’anno niente problemi»

Vanno giù duro da destra e da sinistra contro il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sulla questione della sospensione delle prestazioni sanitarie ai cittadini dal 26 agosto. Comprese le terapie e le prestazioni salvavita.

Ad aprire le danze è il consigliere regionale Alberico Gambino, che in un suo comunicato scrive: “”Ancora una volta il Governatore De Luca, che solo il 26 Luglio 2016 in Consiglio Regionale affermò che non si sarebbero avuti problemi e che addirittura al 31 dicembre 2016 sarebbero stati raggiunti i livelli massimi dei LEA in modo da eliminare il commissariamento dal 1 gennaio 2017, viene smentito dai fatti come accade, sempre, a chi governa attraverso “messaggi e spot mediatici” e che pensa ancora di governare una bella città come Salerno, tanto da trovare il tempo di bacchettare – ormai quotidianamente – il sindaco eletto Napoli facendo rivivere i tempi del sindacato De Biase”, dichiara l’esponente di Fratelli d’Italia.
“Sono mesi – prosegue Gambino – che invitiamo il governatore De Luca a uscire dalla casa di Barbie che si è fantasiosamente costruito ed a calarsi nella realtà quotidiana che vivono i 5 milioni di cittadini campani, realtà che è molto diversa da quella che il governatore – ed i suoi pasdaran sui territori – ama descrivere attraverso decine di trasmissioni televisive settimanali che costano, ai campani, milioni di euro annui””.
E non meno feroce è l’intervento di Tonino Scala, che scrive: ‘Ancora una volta siamo costretti a fare i conti con le roboanti, ma sempre disattese promesse di De Luca: nessun problema e raggiungimento dei livelli massimi di LEA, così da eliminare il commissariamento dall’inizio del 2017 diceva qualche tempo fa. Ed invece già dal 26 agosto si è raggiunto il tetto di spesa per la radioterapia e, a breve, rischiamo la stessa sorte per altre branche mediche.
La conseguenza inevitabile sarà che i cittadini saranno costretti o a pagarsi le prestazioni o ad attendere ancor più di quanto non facciano già, per ricevere prestazioni salvavita.
Chiediamo dunque, con forza, che il Governatore smetta di pensare che una regione come la Campania possa essere governata a suon di roboanti spot e, comprendendo la gravità della situazione, capisca quale sia il calvario a cui si sottopongono ogni giorno i pazienti, i familiari dei pazienti, nonché il personale medico che tenta nonostante tutto, di svolgere al meglio il proprio lavoro e si ponga seriamente l’obiettivo di arginare un simile sfascio.
La regione Campania, dati i disastri ambientali, non può non permettersi di non fare prevenzione, diagnosi e cura: è giunto il momento di aprire un conflitto istituzionale serio con governo centrale al fine di ridare, il diritto alla salute, costituzionalmente garantito, ai suoi cittadini”.

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