Il componente dell’assemblea nazionale del Partito democratico replica alle accuse di disfacimento del suo partito lanciate dal ginecologo nocerino
E’ sempre dibattito vivo nel Pd nocerino, e dopo le accuse del consigliere comunale Antonio Iannello, attualmente autosospeso dal partito, di dissolvimento dell’entità politica, con annesso invito a Torquato a smettere i panni del finto civico, arriva tempestiva la replica del dottor Vincenzo Stile, componente dell’assemblea nazionale del Pd:
«Ho letto le dichiarazioni del dottor Antonio Iannello riguardo la situazione politica del Pd Nocera e, lo dico senza remore, sono rimasto molto interdetto.
Premetto che ad Antonio mi lega una conoscenza di più di 40 anni e una grossa stima personale, che rimane intatta al di là delle polemiche politiche, e che sotto la sua segreteria in anni difficili per il Pd Nocera, ho iniziato la mia attività politica nella massima libertà e sempre sotto il segno del massimo rispetto reciproco, anche e soprattutto quando non eravamo d’accordo su questioni politiche, e di questo gliene dò riconoscenza e per questo lo ringrazio. Premetto ancora che giudico una grave perdita la sua fuoriuscita dal partito, per il valore della sua persona e perché lo abbiamo perso proprio in un momento cruciale, quello in cui siamo entrati in amministrazione, la dove il suo caparbio impegno avrebbe potuto esprimersi al meglio per fare le cose non nell’interesse del partito o dell’amministrazione ma nell’interesse della città, che è poi quello che siamo chiamati a fare, e proprio nel momento in cui il partito con sei consiglieri comunali e un assessore avrebbe potuto imprimere all’amministrazione la massima accelerazione per il bene della città, infatti, secondo lo statuto comunale, un gruppo politico con cinque consiglieri può proporre sue delibere di Consiglio comunale per indirizzare l’attività amministrativa, e con la sua fuoriuscita e quella di Enrico Esposito non si è potuto fare questo. Un’elezione a consigliere comunale è sempre un lavoro di squadra, il risultato dell’impegno elettorale di tante persone (Lista Pd 3160 voti più lista Nocera Libera 1200 voti) e il mandato va gestito nel rispetto della squadra, cioè del partito, che si segue nella dinamica delle sue decisioni anche quando non si è d’accordo, dosando il dissenso in modo da non danneggiare il partito tutto, se ci si tiene veramente, partecipando alle sue scelte, senza mettere la forza delle proprie idee davanti a quelle del partito, ma sempre a servizio di tutta la squadra. I personalismi sono cose più da lista civica che da uomo di partito.
Inoltre nel comunicato che ho letto ci sono tante affermazioni basate su indiscrezioni che sarebbero presenti sulla stampa, ma che non trovano riscontri in alcun organo o atto di partito: né il segretario provinciale, né componenti della segreteria provinciale, né il capogruppo del gruppo consiliare hanno espresso posizioni ufficiali che avvalorino tali illazioni della stampa, e se per paradosso ci fossero stati dei distinguo sarebbero già stati comunicati a chi di dovere e noi ne saremmo al corrente. Quindi vorrei sapere perché illazioni vengono utilizzate come dei colpi di pistola contro il Pd Nocera e contro l’amministrazione.
Se fossero vere vorrebbe dire evidentemente che ci sono altre posizioni nel partito al di fuori della linea e ci dovrebbero essere gli atti conseguenti con altre sospensioni, dimissioni e abbandono dei relativi incarchi, e ciò attualmente non è.
Inoltre non credo che un’amministrazione valga in quanto solo civica o solo partitica, un’amministrazione vale per le cose che fa e per quello che ne viene di buono per la città, essere civico o partitico non è una cosa interessante e che ci fa rizzare i peli sulla pelle dandoci i brividi, se poi da civico o da partito non si fa niente di buono per la città.
Si dice che il partito è evaporato, ma non penso che siano vapore quattro consiglieri comunali, un presidente di Agroinvest, uno del Patto, due consiglieri comunali con delega, un assessore, il garante della tutela degli animali, un componente della segreteria provinciale e segretario provinciale dei giovani democratici, un circolo dei GD Nocera ricostituito e con un nuovo segretario, un componente dell’assemblea nazionale, due di quella regionale, tre della direzione provinciale. Non penso che sia vapore un partito che conti sulla presenza nelle sue fila di tanti professionisti che hanno ruoli importanti nelle associazioni di categoria come la camera dei minori, la camera dei giuslavoristi, l’ordine degli avvocati, e tante persone stimate nella città. Altro che vapore, questa è una squadra che può fare tanto per la città.
Giudicare evaporato un partito fatto di tutta questa gente è un paradosso che non trova riscontro nella realtà, e che poi quando le persone si sentono definire evaporate, un po gli viene pure l’ansia.
Le decisioni e la strada del Partito sono quelle comunicate dagli organi ufficiali, e non quelle che escono sulla stampa, e questo Antonio lo sa bene, non sono io a doverglielo ricordare, e dovrebbe ricordarsi che è stato il segretario di questo partito e che al di la di una comprensibilissima delusione personale dovuta alle scelte che sono state fatte, da lui non condivise, la cosa giusta è sia partecipare dall’interno alla discussione del partito, ma anche attuare all’esterno le decisioni del partito, perché del partito si fa “parte”, senza personalizzare la propria azione ne su se stesso ne su figure, che possono essergli anche poco affini, ma che sono quelle che hanno i ruoli che si sono guadagnati con il consenso. In cuor mio spero ancora che Antonio possa riesaminare le posizioni espresse, perché noi ci siamo ancora e siamo ancora molto pesanti e non abbiamo intenzione di evaporare, e siamo una squadra importante, un direttivo che c’è come parte solida e non vapore, perché nel circolo cittadino secondo statuto del PD la linea la fanno i componenti del direttivo che si riuniscono per decidere, e nessuna decisione che è stata proposta non è stata presa dal direttivo di Nocera che esso stesso non abbia voluto direttamente, senza imposizioni, e se ci saranno altre decisioni e il direttivo stesso che le prenderà e perché nel circolo cittadino il segretario non esiste come figura ma si chiama coordinatore proprio perché è organo che deve coordinare le decisioni prese al direttivo e non decidere da solo. Non avere segretario è solo un momento transitorio che non deve far temere per la solidità del partito».