Idee vegan, cucina della mamma, cene, regimi dietetici estremi, educazione dei figli. Sono questi alcuni dei motivi che sempre più spesso spingono le coppie a porre fine al matrimonio
di Danila Sarno
Un tempo erano corna, battibecchi e gelosia a mettere a dura prova anche le coppie più affiatate. Oggi invece a far vacillare i matrimoni ci pensano ricette vegetariane e diete che promettono miracoli.
Secondo gli sconfortanti dati riportati dall’Istituto nazionale di statistica, in Italia sempre meno unioni coniugali superano il primo quinquennio e negli ultimi quindici anni le separazioni sono aumentate del venticinque per cento mentre i divorzi sono raddoppiati. E la situazione potrebbe ulteriormente aggravarsi a seguito dell’entrata in vigore della legge sul divorzio breve. I motivi di crisi non sono solo quelli tradizionali, ma sempre più spesso sono strettamente legati al rapporto con il cibo. A dimostrarlo è uno studio condotto dall’associazione FamilyLegal, che ha individuato cinque imprevedibili cause che nel nostro paese fanno scoppiare sempre più coppie.
La ragione più frequente per la quale ci si dice addio è la scelta di uno dei coniugi di aderire al credo vegetariano o vegano: dire di no a carne, pesce e derivati animali come uova, latticini e miele comporta un cambiamento dello stile di vita che difficilmente può essere imposto ad altri. Così le discussioni e i conflitti sono sempre dietro l’angolo.
Il fallimento del matrimonio è poi spesso legato ai disappunti sull’educazione alimentare dei figli, argomento delicatissimo per i meccanismi familiari, che provoca battibecchi quotidiani e logora a poco a poco il rapporto coniugale.
Al terzo posto tra i motivi di rottura non poteva mancare la “cara” suocera, in questo caso in particolare la sua cucina. In ogni unione uno degli ostacoli maggiori che una sposa deve superare è di sicuro il confronto con la madre del marito, soprattutto se questi è un mammone con un amore spropositato per i manicaretti della donna che lo ha cresciuto. Il confronto sarà inevitabile e i litigi pure.
Proseguendo in questa particolare classifica si trovano le diete drastiche, che fanno calare le energie e il buon umore, aumentando il nervosismo e gli scatti di rabbia che vengono inesorabilmente indirizzati nei confronti del partner, spesso costretto alle stesse restrizioni alimentari dell’altro per non urtarne la sensibilità.
Infine al quinto posto ci sono le cene con parenti e amici, magari in occasione delle festività. Accontentare tanti palati è una vera impresa: c’è chi è a dieta, chi è intollerante a questo o quell’alimento, ci sono i bambini che fanno i capricci. Presto o tardi la pazienza si esaurisce e a farne le spese è spesso l’altro coniuge.
Insomma prima di sposarsi non ci si dovrebbe più chiedere se vi è sintonia in camera da letto, ma piuttosto in cucina e a tavola.