Il 23 agosto del 1991 furono aperte al pubblico le pagine dell’istituzione ginevrina. Solo testo verde su sfondo nero e link funzionanti a numeri
di Gigi Di Mauro
Sono passati solo 25 anni da quando il Cern di Ginevra mise online le prime pagine web della storia, all’indirizzo info.cern.ch. Il sito funziona ancora oggi, e arrivando sull’home page è possibile scegliere la modalità di navigazione che riproduce esattamente quella del 1991: poche righe di testo verde su sfondo nero, come i monitor di allora.
Era possibile spostarsi da una pagina all’altra scegliendo un opzione numerica e dando il tasto invio. Per tornare indietro un apposito clic sul tasto in alto a destra della nostra tastiera. E c’era perfino una opzione di help online. Praticamente tutto quello che allora si poteva fare sul proprio pc, anche se quelli erano i tempi in cui il colore faceva la sua comparsa sui monitor, arrivavano i primi compatibili IBM e impazzavano commodore 64, 128 e Amiga. L’idea era di mettere in rete tra loro i centri di ricerca in modo che potessero scambiarsi in tempo reale informazioni attraverso dei testi linkati tra loro (gli ipertesti).
Fu l’informatico sir Timothy John Berners-Lee, considerato uno dei padri del world wide web assieme a Robert Caillau, a mettere online il primo sito internet. Facebook ha deciso di ricordare questo giorno con un doodle che compare sulle bacheche di tutti gli iscritti: “25 anni di connessioni. Il Web ha fatto il suo ingresso nel mondo 25 anni fa in questo giorno! Ringraziamo Tim Barners-Lee e gli altri pionieri di Internet che hanno contribuito a rendere il mondo più aperto e connesso”.
Tim Berners-Lee nel marzo del 1989 aveva depositato un documento con la sua idea della Rete, che successivamente ha rivoluzionato il modo di vivere e comunicare, ma anche il mondo dell’economia e dell’informazione. Senza Barners-Lee anche il nostro giornale, come migliaia di altre testate nel mondo, non esisterebbero oggi, così come non ci sarebbe Facebook, Twitter, Google e chi più ne ha più ne metta.
I numeri di internet
Oggi nel mondo ci sono oltre un miliardo di siti. Gli utenti, si stima, siano invece non meno di 3 miliardi e mezzo. La rete come la conosciamo oggi ha un antenato: ARPANET (acronimo di “Advanced Research Projects Agency NETwork”: si trattava di una una rete di computer studiata e realizzata nel 1969 dal DARPA, l’agenzia del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti responsabile per lo sviluppo di nuove tecnologie ad uso militare. Lo scopo era di poter tenere in comunicazione le basi militari in caso di interruzione delle comunicazioni convenzionali. Di lì poi nacque il world wide web di Barners e poi il web di oggi, ipertecnologico, iperveloce, ma anche iperpericoloso con tante occasioni che, a causa di virus, trojan e spyware, i nostri dati personali, i nostri piccoli e grandi segreti ed altro cadano nelle mani sbagliate.