Il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, guarda al futuro della città e dichiara: Prima di maggio vorrei vedere avviate fognature e scarichi in alveo. Ma anche risolvere la questione Iacp
di Gigi Di Mauro
Parla a ruota libera il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato. E analizza con lucidità i principali temi che hanno riempito le pagine delle cronache cittadine negli ultimi mesi. Una chiacchierata in cui fa il punto sui tanti successi raccolti ma anche su problemi importanti ancora in piedi, come fognature e scarichi in alveo, che tanti disagi hanno causato a parte della città negli ultimi mesi. E progetta la Nocera di domani…
– “Da dove siamo partiti” è il titolo di un suo post su Facebook che anche noi abbiamo ripreso. Il completamento ideale sarebbe “Dove arriveremo”: cosa crede che si riesca a completare entro fine legislatura e cosa invece ad avviare?
«Sono stati realizzati molti obiettivi, alcuni sono in corso d’opera: non era semplice data la situazione di partenza. Come si dice da noi, non avevamo neppure gli occhi per piangere. Oggi la città guarda al futuro con più sicurezza. Dobbiamo completare un pò di cose. La questione del sistema fognario e degli scarichi in alveo che resta appeso da decenni ma non per responsabilità comunali; e la questione IACP. Sono priorità assolute».
– Patto Agro: polemiche su polemiche in questi giorni. Lei ha parlato di una sorta di seconda occasione. Ci chiarisca meglio il concetto.
«Lo abbiamo detto in tutte le salse: non abbiamo affatto avallato la Patto finché abbiamo potuto; quando però gli altri soci l’hanno mantenuta in vita malgrado noi e la Regione ha dichiarato di voler investire risorse strutturali per lo sviluppo dell’Agro avevamo il dovere di essere della partita con un ruolo primario. Lo abbiamo fatto. Diamo tempo al tempo. Se funziona bene, se no di qui a poco chiederemo di chiudere. Punto».
– Luciana Mandarino, ex Pd ora parte della costituente di Sinistra Italiana, ci ha detto di vederla un vincente e asserisce che la città è migliorata molto con lei. Ci commenta questa valutazione?
«Ringrazio Luciana cui voglio un gran bene, ma non credo in alcune classificazioni. Vincenti e perdenti non sono definizioni che mi piacciono. Mi fa piacere che riconosca il lavoro svolto in questi anni. Ma non condivido i suoi giudizi politici su alcuni esponenti cittadini».
– Secondo più persone si starebbe costituendo un asse Romano – Gambino per impedirle una vittoria nel 2017 e quindi un secondo mandato. Ha senso?
«Non lo so, e non so se sia vero. E comunque non mi interessa. Però dirò una cosa che la sorprende, ho troppa stima dell’intelligenza di Antonio Romano per lanciarsi in una alleanza così sprovveduta. Poi ci sarebbero tante cose da dire, ma servirebbe un’intervista a parte. Magari a settembre me la concederà».
– Se la definissi per scherzare “il De Luca di Nocera Inferiore” si offenderebbe o si sentirebbe lusingato?
«Non scherziamo. Com’è quel proverbio latino? Si parva licet…? (nda: si parva licet componere magnis, ovvero «se è lecito paragonare le cose piccole alle grandi») Nessun paragone; persone caratteri storie e ruoli diversi. E poi, De Luca è il Presidente della seconda regione d’Italia, io un sindaco di una città della provincia (importante, però è la città, non io)».