Per l’architetto nocerino lo strumento urbanistico più che delineare in maniera quanto più dettagliata possibile la città futura, copre errori del passato
di Donato Fioretti
Il Consiglio comunale della mia città , insieme al PUC, ha approvato uno schema di convenzione per gli interventi di iniziativa privata.
Ho l’impressione che l’idea di base del PUC, più che delineare in maniera quanto più dettagliata possibile la città futura, sia stata quella di fare in modo che venisse meno la disinvoltura con la quale chi doveva controllare è venuto meno al suo impegno verso la città ed i cittadini.
Predisporre uno “schema di convenzione” senza aver delineato in maniera più dettagliata possibile il disegno generale della città, può portare a quello che abbiamo vissuto sino ad oggi: tentare di riparare ai guasti riscontrabili nella nostra città quando questi erano ormai irreparabili; una situazione di fatto che ha fortemente condizionato i tentativi di realizzare una città più vivibile.
Un domanda: Se, a solo titolo esemplificativo, volessimo creare un collegamento diretto tra via Rea e via de Curtis a Cicalesi (vedere foto) dovremmo farlo senza confrontare la nostra idea con quella dei Privati che sicuramente sarebbe diversa?