Questo caratteristico paese si trova nella Riviera dei Ciclopi, meta rinomata del turismo estivo. Giovanni Verga vi ambientò “I Malavoglia” e Luchino Visconti vi girò il film “La terra trema”
di Maria Barbagallo
Aci Trezza è una frazione del comune di Aci Castello che si affaccia sul Mar Jonio e dista circa dieci chilometri da Catania.
Venne fondata alla fine del XVII secolo dal principe Stefano Riggio di Campofiorito durante la dominazione spagnola. La sua funzione era quella di scalo marittimo con numerosi magazzini contenenti prodotti alimentari quali formaggi, olio, salumi, ecc., che venivano esportati soprattutto nella vicina Malta. In seguito l’economia di Aci Trezza si indirizzò verso la pesca ed il commercio ittico crebbe in maniera imponente.
Nel suo panorama si stagliano i «faraglioni», otto scogli basaltici, che, Omero narra nel suo capolavoro, furono scagliati dal ciclope Polifemo contro Ulisse durante la sua fuga dopo che quest’ultimo lo aveva accecato. Poco distante dai faraglioni troviamo l’isola Lachea, che molti pensano sia l’isola delle Capre, anch’essa presente nell’Odissea.
In realtà i faraglioni e l’isola Lachea sono il risultato di un’eruzione marina avvenuta nella preistoria.
Dal 2004 è area marina protetta e ospita una stazione di studi di biologia dell’Università di Catania, quindi una gita in barca è d’obbligo.
Nel borgo Giovanni Verga ambientò «I Malavoglia» (1881) e Luchino Visconti dal romanzo trasse il film «La terra trema» (1948), capolavoro del neorealismo girato ad Aci Trezza con attori non professionisti abitanti del luogo.
Aci Trezza era già nota ai viaggiatori per le sue bellezze ma solo dopo la Seconda guerra mondiale si sviluppò come centro turistico. Oggi offre ai suoi visitatori numerosi alberghi, ristoranti, luoghi di svago ma soprattutto il piacere di poter rimanere incantati ammirando uno scorcio di Sicilia.