A Nocera magazzini semivuoti e commercianti delusi dalle vendite. Eppure c’è sempre chi verifica che gli sconti siano applicati correttamente e si tiene lontano da eventuali “fregature”

di Edda Maiorino

Ricordate le corse ai saldi e i negozi affollati per accaparrarsi quel capo tanto desiderato a buon prezzo prima che qualcun altro lo adocchi e lo faccia proprio? Bene, ora dimenticate questa scena!

È passato un mese esatto dall’inizio dei saldi eppure, girando tra le strade del centro nocerino, i negozi non sono per niente sovraffollati e, a detta dei commercianti, pare proprio che quest’anno gli sconti se ne siano andati in ferie lasciando a bocca asciutta gran parte di essi. Come ricordano in tanti, prima c’era una vera e propria corsa all’acquisto e si aspettava il 2 luglio per impossessarsi di un vestito o un paio di scarpe ad un prezzo davvero stracciato. «Quest’anno le cose sono andate diversamente già dal primo giorno di sconti, – ci spiega Arianna, addetta alle vendite in un negozio di pelletteria – infatti non abbiamo riscontrato una grossa affluenza. Io e le mie colleghe ci aspettavamo molta più clientela, invece è stata poco più superiore alla norma». Non a caso, già dopo la prima settimana di vendite, il Codacons ha parlato di una “partenza fiacca”, secondo cui una maggiore partecipazione da parte dei consumatori si è verificata solo negli outlet e nelle boutique di alta moda, dove pare che gli acquisti siano realmente convenienti. «Purtroppo e per fortuna dei piccoli sconti vengono applicati durante l’intero anno, anche quando la merce viene venduta a prezzo pieno, – ci fa notare Amalia, commessa in un negozio per bambini – motivo per cui non tutti i clienti aspettano i saldi per fare delle compere». Eppure nonostante ci sia questo apparente disinteresse nei confronti dei saldi, vuoi perché le persone in questo periodo preferiscono spendere i soldi in viaggi e vacanze, vuoi perché siamo ancora in un momento di difficoltà economica, c’è sempre chi bada al prezzo e si tiene alla larga da eventuali “fregature”. «Ho comprato una t-shirt in un negozio al centro di Nocera che avevo già visto nel mese di giugno e di cui ricordavo il prezzo. Prima dell’acquisto ho verificato che lo sconto fosse applicato correttamente e fortunatamente non ho avuto alcun tipo di problema», racconta Mario, venticinquenne nocerino. Non mancano, però, negozi che, prima dell’arrivo degli sconti, abbiano fatto lievitare “leggermente” il prezzo lasciando credere ai clienti che quello da saldo fosse un vero affare. Annamaria, commessa in una profumeria, racconta di alcuni capi esposti in un negozio franchising al centro di Nocera, il cui marchio è noto a tutti a livello nazionale, ai quali però non è stato applicato il reale sconto. La conferma l’ha avuta dopo essere entrata nello stesso store, prima a Salerno e poi a Nola.

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