La drammatica storia di un pastore maremmano abruzzese di circa 4 anni, ben noto ai residenti di via Napoli, abbandonato dai padroni nell’area dove erano i container

di Enrica Granato

Maschio, taglia grande, robusto, bianco, con carattere docile ma deciso quando è a guardia della sua proprietà, ricorda tanto la famosa Belle, protagonista insieme a Sebastien di un cartone animato degli anni ’80: peccato solo che con quest’ultima condivida solo l’aspetto e che per lui non ci sia alcun compagno di gioco con cui condividere le giornate nè una casa da proteggere.

Perché per questo cagnone la vita è cambiata il 19 luglio, quando cioè è stato sgomberato il campo container che da ben 35 anni era radicato in via Napoli e che il sindaco Torquato aveva definito “una delle ferite aperte del dopo terremoto del 1980”.
Prima che i cancelli dell’area sottoposta a bonifica venissero chiusi per i lavori, lo sventurato infatti viveva lì insieme ad una famiglia (sistematasi altrove) che durante il trasloco ha “accidentalmente dimenticato” di portarlo con sè.
Solo, accaldato, rovinato da eczemi ed eritemi causati dalle pulci, affamato ed assetato, il maremmano ha vagato in lungo e in largo alla ricerca di un angolo in cui ripararsi e di cibo, facendo sempre ritorno però nei pressi dell’ex campo container nella speranza, forse, di vedere qualcuno tornare a prenderlo.
Ma quel qualcuno non ha mai fatto ritorno. E lui è rimasto ad attendere invano fino a stamani, quando non sono intervenuti i volontari del canile comunale. Accalappiarlo è stato tutt’altro che facile: diffidente e veloce, più di una volta ha evitato la cattura, facendo penare Francesco Solimando e Raffaele Alfano. Bloccato e rassicurato con qualche coccola, è stato infine condotto al Teresa Farina dov’è in attesa di essere adottato.
Ai volontari purtroppo queste situazioni sono tutt’altro che eccezionali : stando alle loro dichiarazioni, infatti, quando viene effettuato lo sgombero di un’area non è raro assistere all’abbandono di cani e gatti che che puntualmente vengono presi in custodia in canile.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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