La partecipazione a questo gioco è ormai altissima e tutti, dagli adolescenti agli ultratrentenni, vagano per le strade delle proprie città in cerca di questi strani mostriciattoli
di Anna De Rosa
Tutti pazzi per la nuova versione di Pokémon! L’applicazione – videogioco sviluppato per iOS e Android, che riprende alcuni dei principi del vecchio gioco dei Pokemon per Game Boy, utilizza un sistema di realtà aumentata. Gli utenti, attraverso lo smartphone, possono catturare virtualmente le varie creature protagoniste del videogioco spostandosi nelle strade reali grazie alla geolocalizzazione.
Dopo averlo scaricato, all’utente vengono consegnati dei pokémon base. In seguito poi si possono incontrare e catturare altri pokémon selvatici o affrontarli all’interno di palestre.
Il gioco è scaricabile gratuitamente, ma man mano ci sono costi per aumentare di livello o per ottenere strumenti che servono a migliorare le proprie prestazioni di “allenatore”.
La febbre da Pokémon GO, che ormai conta più di 21 milioni di utenti attivi al giorno, che restano connessi più a lungo rispetto a chi entra su Facebook, ha stravolto il mondo intero. Nelle città di New York, Londra, Sidney, Milano e molte altre, i cittadini, per conquistare pokemon rari, in alcuni casi hanno addirittura abbandonato il proprio veicolo. Inoltre sono stati anche organizzati incontri comuni per dargli la caccia e avvisare tutti gli altri partecipanti nel caso qualcuno ne trovasse uno.
Esistono anche casi di totale coinvolgimento come quello di Tom Currie, un ragazzo di 25 anni originario della Nuova Zelanda, che ha deciso di rinunciare al suo lavoro , per tre mesi, per dedicarsi 24 ore su 24 a giocare a Pokemon Go, ha quindi iniziato a viaggiare per completare la sua missione e catturare tutti i 151 Pokemon disponibili.
Il rischio riguarda la sicurezza dal momento che oramai molte persone, prese dal gioco, anziché usare le cuffie, guardano il cellulare quando attraversano la strada diventando un problema per la circolazione; questi, infatti, non guardano a poca distanza dal proprio naso e spesso si scontrano con altre persone che non avevano nemmeno notato.