Tra l’ex consigliere Pd e il primo cittadino continua una schermaglia senza esclusione di colpi. Questa volta è il turno della mancata convocazione del Consiglio sul Puc

Ancora un botta e risposta tra l’ex consigliere Pd Antonio Iannello e il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato.

Ad “aprire le danze” è il ginecologo nocerino, che con una dichiarazione rilasciata alla stampa lancia strali all’amministrazione Torquato: «Oggi è giusto un mese – scrive – da quando fu annullato “per mancanza del Segretario” il Consiglio comunale per l’approvazione del Puc convocato il 18 giugno, ma della nuova convocazione non c’è ancora nessuna traccia! Nel frattempo il Segretario è nel pieno delle sue funzioni da tempo, la Commissione urbanistica ha già modificato “una parte di quella delibera” e un’altra Commissione è stata convocata sullo stesso argomento. C’è qualcuno che ancora crede che il Consiglio Comunale del 18 giugno scorso fu davvero “annullato per mancanza del Segretario”? Probabilmente bisognava ancora “sistemare qualche cosa” come se fossimo al mercato!».
Non s fa attendere la risposta del sindaco, Manlio Torquato, che si avvale dei social per far conoscere il suo pensiero in materia: «Iannello – scrive in un post su Facebook – farebbe bene ad occuparsi di ginecologia, la materia in cui da medico è versato. E non di attività amministrative di cui parla spesso a sproposito. Come ha già dimostrato con le sciocchezze dette sui conti della Multiservizi dove non ne ha azzeccata una, venendo smentito su tutta la linea. Capisco che voglia accreditarsi come oppositore, ma dar fiato alla voce non basta. Ora lo fa sul Puc. Ignorando che il sindaco sulla convocazione del consiglio non c’entra; che gli atti sono all’esame della commissione consiliare, che è pubblica, dove lui non sempre è presente e quando ci va, come nell’ultima seduta, non vota neppure, riservandosi di farlo (forse dopo essersi consultato con qualche amico). Anziché parlare a vanvera, desse conto perché quando era amministratore il Comune non concluse un bel nulla sulla pianificazione urbana, spendendo però un bel po’ di soldi. I nostri atti sono pubblici e perciò sottratti ad ogni sciocchezza che Iannello continuerà a dire, giusto per far ammuina e dimostrare che politicamente esiste. Sentirsi far la morale da lui solo ridere».

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