Nella conferenza stampa di rito presieduta in sede nel tardo pomeriggio dall’addetto stampa Marco Mattiello è stato anche presentato dalla sociologa Carmela Senatore il progetto “TifiAMO SANO NOCERINA”
di Domenico Pessolano
Dopo la meravigliosa notizia del cambio di denominazione e i primi veri botti di mercato, la nuova Nocerina prende forma anche dal punto di vista societario.
Infatti, è stato quest’oggi presentato nella sede di via Giacomo Matteotti il nuovo staff-comunicazione, che vede come new entries Francesco De Luca, la giornalista di Radio Antenna 1 Maria Grazia De Chiara e la sociologa Carmela Senatore. Queste, insieme anche a Serena Amato e Valentina Galisi (oggi assenti), affiancheranno i riconfermati Francesco Belsito e Fabio Pagano, responsabili dell’area social e del sito internet, al momento in fase di allestimento. Confermato anche Antonio D’Acunzi nell’ambito marketing e nominato come nuovo fotografo.
Stiamo parlando sicuramente di un gruppo composto da un numero di persone cospicuo, che nella conferenza stampa di quest’oggi ha garantito la massima competenza e disponibilità, in modo da avvicinare sempre più i tifosi alla società e ai propri beniamini. Tra queste spicca il nome di Maria Grazia De Chiara, tifosa rossonera e giornalista di Radio Antenna 1, che ha mostrato la sua felicità riguardo alla risalita verso il calcio che conta della Nocerina: «Sono molto orgogliosa di essere entrata in una società così importante e blasonata come quella molossa. Sono una gran tifosa e sono convinta che, soprattutto grazie al ritorno al vecchio nome, tanti tifosi ritorneranno allo stadio come un tempo».
Devono ritornarci anche gli studenti, al centro del progetto “TifiAMO SANO NOCERINA”, promulgato dalla sociologa Carmela Senatore. Quest’ultima ha illustrato l’intero programma dell’iniziativa, che oltre ai ragazzi minorenni dovrà coinvolgere anche le loro famiglie, le scuole e i rispettivi dirigenti: «”TifiAMO SANO è l’unione di due mie passioni: quelle per la Nocerina e per il mondo sociale. Al centro di questa ho posto la questione dei minori a rischio e in generale degli studenti di scuole primarie e secondare. Essi – ha proseguito – hanno bisogno di un punto di riferimento, e il calcio può essere un modo per poter incentivare in loro una vera e propria cultura sportiva. Il nostro obiettivo – ha concluso – è far sì che tutto ciò avvenga attraverso una formazione scolastica e l’aiuto delle famiglie».