Da vere donne di moda quali siamo, non possiamo farci sfuggire questa ghiotta occasione. Carta e penna alla mano e diamo il via alla nostra personale lista della spesa…

Non è ancora entrata nel vivo, e già, l’estate 2016, offre vaste e scintillanti opportunità! Quali? I saldi di stagione naturalmente. Splendide, i ribassi sono arrivati, e, noi da vere donne di moda, quali siamo, non possiamo, come è nostra abitudine d’altronde, farci sfuggire questa ghiotta occasione.

Carta e penna alla mano e diamo il via alla nostra personale lista della spesa…
Arricchiamo senza indugio alcuno il nostro guardaroba con i capi must have della “summer fashion” 2016.
Abiti, la prima cosa a cui il nostro rifornimento deve puntare, lunghi dai forti richiami hippy, mini con piccole stampe floreali e romantici slip-dress, ovvero gli irresistibili abiti lingerie, almeno uno per ogni tipologia dobbiamo averlo, non può e non si deve verificare il contrario.
Jeans, ma quelli che non ti aspetti, a zampa e dall’insolita lunghezza, anche il denim si piega ai fleurs ( pantaloni al polpaccio).
Bomber, dal sapore vintage e sportivo in luminosa seta colorata, ricordando i tempi di “Grease” , o elegante arricchito da borchie e ricami, il giubettino da fast food americano, sbalza in cima alle classifiche, e, sostituisce i blaser leggeri di sempre.
Camicia, rigorosamente con le spalle scoperte, spopola senza temere rivali, la nuova tendenza, la camicia ha si le maniche ma le spalle restano scoperte, le maniche, morbide e flessuose, partono direttamente da metà bicipite, altra “chemise” da non poter assolutamente perdere, quella con le ruche. Senza mai dimenticare quelle oversize, che con un tocco di magia, shorts e tacchi alti, diventano irresistibili abitini “so sexy”. 
Sandali, bassi o vertiginosi ,strong da gladiatore, o i più raffinati mule.

Questa la spesa essenziale, da allargare sicuramente con qualche altro indumento che stuzzicherà la nostra vista.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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