Contestata vivacemente la nomina del comitato politico che dovrebbe consentire la riorganizzazione del Pd cittadino: «Siamo stati nominati a nostra insaputa»
Non ci sta Paolo Donnarumma (nella foto a sinistra), segretario cittadino dei Giovani democratici, ai metodi usati dal segretario nocerino del Pd, Alfonso Oliva (foto in basso). E non lo mand a dire. Con un duro comunicato sulla sua pagina Fb stigmatizza l’operato di Oliva accusandolo di avere agito senza consultare nessuno in ordine alla presunta riorganizzazione del partito.
«Il Partito Democratico di Nocera Inferiore – scrive – nella persona del coordinatore cittadino, ha reso noto la formazione di un cosiddetto “comitato politico” che dovrà provare a tracciare un programma in vista dell’appuntamento elettorale del prossimo anno.
Sono dispiaciuto delle modalità utilizzate, con cui apprendo della mia “nomina” all’interno di questo comitato, in qualità di segretario cittadino dei Giovani Democratici, avvenuta tramite social network, senza che questa sia stata in alcun modo discussa col diretto interessato o, quantomeno, comunicatami con un ragionevole preavviso. Personalmente, ritengo che la sostanza non possa prescindere assolutamente dalla forma. Se le intenzioni di rilanciare il Partito democratico nocerino sono davvero sincere, credo che si sia partiti col piede sbagliato.
Questa “nomina” palesa una mancanza di rispetto nei confronti delle ragazze e dei ragazzi iscritti ai Giovani Democratici di Nocera, uno schiaffo morale al nostro circolo che dopo due anni di commissariamento cerca di ripartire. Mostra tutti i limiti, umani e politici, emersi negli ultimi mesi da chi dovrebbe rappresentare il nostro partito in città, da chi in barba a ogni principio di democrazia interna e nel pieno disprezzo delle regole statutarie, con presunzione, impone soluzioni che non contemplano il confronto e il rispetto dei ruoli. Mesi fa sono stato scelto per rappresentare i Giovani Democratici qui a Nocera; vecchi e nuovi amici mi hanno accordato la loro fiducia e per questa fiducia non posso accettare che la giovanile venga trascinata in questa farsa. Non posso accettare che il circolo GD subisca passivamente le decisioni prese da altri, senza che possa concorrere alle scelte che la riguardano, in un contesto diverso dagli organi ufficiali di partito. Non siamo secondi rispetto alla discussione interna al circolo – conclude Donnarumma – e, tantomeno, a quella che ci vedrà impegnati nella prossima tornata elettorale, non meritiamo di essere trattati con così tanta sufficienza».