Se potessi parlare con Renzi a quattrocchi papale papale, gli direi: sienteme a me Matte’, nun da’ retta, lieve mane, nun è cosa, nun perdere tiempo, magari lui che adopera la favella toscana ch’è sì bella non capirà di primo acchitto ma penso di sì, visto che il napoletano è lingua universale.

Lo disse anche la Buonanima il quale, checché se ne dica, di politica se ne intendeva, “Governare il popolo italiano non è difficile, è inutile”. Tu puoi pittare anche ‘o cielo cu ‘e mane! Se la disoccupazione scende non è merito tuo perché frattanto aumentano quelli che il lavoro non lo cercano neanche, cioè gli sfaticati cronici, se dai una cosa di soldi a quelli che si sono fatti truffare dalle banche fai un guaio perché i soldi non li dai per intero e non li dai a tutti, se dai un posto fisso nelle scuole a migliaia di precari hai fatto male perché ce ne sono tanti altri che il posto non l’hanno avuto, se il cestino della spesa costa di meno non va bene perché è segno di deflazione, se vuoi fare le riforme per adeguare il nostro sistema costituzionale alle esigenze di governabilità di una democrazia moderna e agile lo fai perché vuoi rafforzare il tuo potere personale e può darsi anche che hai intenzioni dittatoriali, se metti sotto quella “buona donna” della Merkel e ottieni dall’Europa il permesso agli aiuti di Stato per le banche sei al servizio del capitale finanziario e vuoi regalare i nostri soldi ai banchieri e magari è colpa tua se abbiamo perso la partita con la Germania perché hai fatto incazzare i tedeschi. Insomma comme vuote e comme gire ci sarà sempre qualcuno che dirà che sei uno stronzo.
Io non lo so se è uno stronzo o no, penso però che chiunque si accolla la fatica il compito e la responsabilità di provvedere al destino al benessere e alla felicità degli altri meriti rispetto e, a meno che non operi scientemente e deliberatamente il male, come i tiranni, abbia il diritto di sbagliare e di non essere continuamente vituperato, offeso, preso a male parole e lottsto con il solo scopo di abbatterlo e del togliti tu che mi ci devo mettere io. Cosicchè adesso tutti. Sono affetti da renzite come ieri erano affetti da berlusconite e s’inventano parole senza senso come renzismo e berlusconismo.
Credo che la cagione di tutto ciò risieda nel fatto che gli italiani per troppi secoli sono stati governati da stranieri e perciò hanno sempre visto in chi esercitava il potere un odiato nemico da abbattere. Perciò è nata la mafia, come spiegherò un’altra volta.
E poi per causa di questa democrazia di merda che già in generale, come disse pure Platone, è il peggior dei reggimenti politici, ma poi si è ulteriormente travisata e corrotta con l’avvento della società di massa, del capitalismo avanzato, dell’edonismo e della telematica dove ogni cretino scrive una cretinata di poche parole, senza argomentare e motivare e altre miglia di cretini se la zucano senza capire niente, se l’inchioccano e scrivono “mi piace e condivido”.
Io tengo per l’assolutismo illuminato, quello che si profilò alla metà del Settecento e che avrebbe assicurato all’Europa e al mondo secoli di prosperità e di pace se non l’avessimo strozzato con la presa della Bastiglia, inaugurando noi per primi il terrorismo laico con la geniale invenzione del dottor Guillotin, dopo che già per secoli aveva imperato il terrorismo religioso ad opera dei papi, dell’Inquisizione e dei gesuiti.
Dunque caro Renzi, stamme a senti’ a me, prega la Madonna che perdi il referendum istituzionale, così te ne vai a’ casa a goderti la famiglia la giovinezza e la tua meravigliosa Firenze.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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