Oggi nell’aula consiliare un convegno organizzato dall’Unione nazionale camere minorili. E alla fine la legge è stata “rimandata a settembre”
Una legge con molte pecche, che nel tempo sarà necessario certamente rivedere. Si può sintetizzare così il giudizio del convegno “Unioni Civili e Convivenze di fatto“, tenutosi nel pomeriggio di oggi nell’aula consiliare di Nocera Inferiore.
Ad organizzarlo, l’Unione Nazionale Camere Minorili, presieduta a Nocera Inferiore dall’avvocato Gianfranco Trotta, che ricopre anche il ruolo di consigliere comunale.
Alla presenza del dottor Antonio Valitutti, consigliere I Sezione Civile della Corte di Cassazione, del dottor Bruno De Filippis, presidente della I Sezione Civile della Corte d’Appello e dell’avvocato Margherita Oliva, docente di diritto privato presso l’Università Niccolò Cusani di Roma, è stata disaminata la legge appena varata in materia di unioni di fatto e unioni civili, numero 76 del maggio 2016.
Ad essere particolarmente severo con la normativa è stato il dottor De Filippis, che – dopo l’excursus del consigliere di Cassazione Antonio Valitutti, tra le altre cose ha messo in risalto come in altre nazioni si sia semplicemente modificata la legge sui matrimoni estendendoli anche a persone dello stesso sesso, mentre in Italia, particolarmente dopo il maxiemendamento finale, è venuta fuori una normativa contorta e poco leggibile. Per alcuni versi, infatti, essa è perfettamente sovrapponibile alla normativa sui matrimoni, per altri se ne distacca ampiamente. La mancanza di terminologia, nella legge, ha permesso – come si è ricordato scherzosamente – che il parlamentare Maurizio Gasparri presentasse un emendamento che avrebbe voluto la dichiarazione di chi avrebbe sostenuto la parte della “moglie” e chi del “marito”, suscitando non poche critiche per la scarsa sensibilità verso la comunità gay.
De Filippis ha anche evidenziato come, rispetto alle coppie di fatto, si sia fatto un passo indietro, ponendo dei limiti rispetto – per esempio – ai rapporti patrimoniali che prima non c’erano. Anche molte altri diritti acquisiti dalle coppie non sposate nel tempo sono stati limitati dalla norma, che alla fine per questa tipologia di unione risulta decisamente discriminante.
Il convegno era patrocinato dall’amministrazione comunale, ed ha visto l’intervento del sindaco, Manlio Torquato, che ha portato i saluti dell’Ente agli avvocati intervenuti.