Fresco e dissetante, con il suo ridotto contenuto calorico è spesso prediletto da chi vuol perdere qualche chilo di troppo. Ma sarà davvero così?
dottoressa Vanessa Spina
L’anguria è un frutto poco calorico con circa 20 chilocalorie per 100 grammi. In virtù del suo gusto dolce e rinfrescante, è gradito al palato e piacevole per tutti soprattutto in estate.
Se da un lato la sua composizione data per il 90% da acqua e il suo basso contenuto in chilocalorie possa indurci a credere che sia possibile consumare enormi quantità di questo frutto, in realtà non è cosi. Infatti, spesso non si considera la quantità di zuccheri che ovviamente sono contenuti anche e soprattutto nella frutta. Sebbene il contenuto in zuccheri dell’anguria va dal 3,7% al 6,4%, è da non sottovalutare che possa aumentare di molto in proporzione alle grandi quantità di frutto consumato. E’ dunque errato, come spesso capita, mangiare solo ed unicamente anguria in virtù del suo potere saziante magari anche in sostituzione di un pasto, in quanto soprattutto se stiamo cercando di perder peso potremmo avere l’effetto opposto. Tenendo dunque conto della giusta quantità da consumare, l’anguria ha senza dubbio svariate proprietà nutritive che la rendono un ottimo frutto estivo. La sua colorazione rossa dipende dalla presenza di carotenoidi, sostanze fondamentali per ridurre drasticamente la quantità di radicali liberi presenti nel nostro organismo e combattere l’invecchiamento precoce. La sua polpa contiene vitamina A,vitamina C e potassio ma anche fosforo e magnesio. La presenza di vitamina C e potassio in particolare avrebbe un’azione depurativa e detossificante, il che rende l’anguria un frutto ideale per contrastare in maniera naturale la ritenzione di liquidi, il gonfiore alle gambe e la cellulite. Inoltre è ricca di citrullina, un amminoacido che assicura l’equilibrio della pressione e mantiene elastiche le pareti arteriose quindi avrebbe effetti benefici sull’ipertensione. E’ consigliabile, inoltre, soprattutto per soggetti con una funzionalità intestinale particolarmente “irritabile” non mangiare l’anguria con i suoi semi, i quali hanno effetto leggermente lassativo.