Alla “Raffaele Pucci” di Nocera Inferiore un convegno per parlare del tema. Affermazioni sconcertanti: non esistono veri strumenti di difesa della donna
di Anna Califano
Non esistono veri strumenti di difesa della donna. E’ la sconvolgente affermazione di Felice Forgione, avvocato ed esperto di criminologia, principale relatore del convegno tenutosi ieri in biblioteca a Nocera Inferiore con titolo “La donna da bene a soggetto di diritto“.
L’iniziativa è stata organizzata dall’ARCI UISP “Antonello Simeon” e patrocinata dal Comune di Nocera Inferiore. L’avvocato Forgione, studioso in criminologia applicata alla sicurezza e difesa sociale, oltre che componente dell’Osservatorio Italiano di Vittimologia dell’Università di Bologna, ha evidenziato che “In Italia la legislazione è carente, non riesce realmente a tutelare e aiutare le donne contro la violenza e i piccoli miglioramenti si hanno solo perché c’è bisogno di adeguarsi alle norme europee. Quest’incapacità di intervenire da parte dello Stato è un’altra delle tante forme di violenza nei confronti delle donne che come tutti sono soggetti di diritto”.
Il legale ha fatto riflettere i presenti su come delle leggi vessatorie verso le donne, quali il “delitto d’onore” e il “matrimonio riparatore”, siano state abrogate solo nel 1981, cioè meno di una trentina d’anni fa. Una non corretta educazione e sensibilizzazione, una cultura misogina, l’intolleranza o gelosia eccessiva, sono solo alcuni degli aspetti che fanno da anticamera al femminicidio, una realtà non poco lontana da quella dell’agro nocerino-sarnese. A parlarne è intervenuta anche la dottoressa Anna Malinconico, coordinatrice del progetto “protezione donna”, che proprio per episodi del genere sta organizzando un seminario informativo sulla prevenzione femminile e il profilo della donna “vittima” che si terrà il 12 luglio a Roccapiemonte. Regolati dal giornalista Salvatore De Napoli, tra i vari interventi c’è stato anche quello di Sofia Gallo, presidente del CIF (Centro Italiano Femminile) di Nocera Inferiore, che ha spiegato come sia stata creata una sede del centro nel territorio proprio a causa delle numerose chiamate provenienti dall’agro nocerino-sarnese al 1522, il numero verde antiviolenza donna.
Ad impegnarsi sempre più sul territorio con iniziative e giornate del genere, per far sì che l’informazione sulla prevenzione e protezione arrivi a tutte le donne, anche lo “sportello donna” rappresentato ieri dal responsabile Ottavia Locatelli. Altri importanti interventi sono stati quello di Francesca Postiglione, rappresentante di Amnesty International, su come ancora oggi è alto il tasso di matrimoni precoci e forzato nel mondo e di come tempo fa lo era anche in Italia; e quello del vittimologo Lucio De Liguori sul femminicidio causato dal fatto che l’uomo vede nella donna l’essere ideologico e non l’accetta come essere sociale. Tra i presenti anche il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato, l’assessore per la promozione culturale di Nocera Inferiore Maria Laura Vigliar, la psicoterapeuta dello sportello donna Sara Cavaliere, lo staff della biblioteca e i ragazzi di informagiovani.