Stenta a decollare la nuova raccolta differenziata sulla quale il Comune sta profondendo molte energie. Il motivo? L’inciviltà di alcune persone

di Enrica Granato

Plastica, cartacce e scarti alimentari negli stessi contenitori: anche stamani passare accanto ai cassonetti marroni di via Dentice D’Accadia è come approssimarsi ad un letamaio.

Un coro di protesta unanime per residenti e passanti del quartiere storico che spesso devono fare i conti con un odore nauseabondo e decine di insetti, attratti dalla puzza e da scarti accumulati negli ultimi giorni. E nonostante per il sabato sia previsto solo lo sversamento del vetro nelle apposite campane (e a qualsiasi ora), c’è stato qualche furbetto che invece ha approfittato dell’oscurità per lasciare in bella mostra rifiuti organici sia dentro che fuori ai 3 cassonetti (da chissà quanto tempo) facendo sì che l’aria in zona diventasse irrespirabile.
Tra un vicolo e l’altro non sono pochi quelli messi a disposizione dei cittadini (per non parlare dell’isola ecologica che dista un centinaio di metri), ma evidentemente non bastano: in quel tratto di strada sono sempre stracolmi e i coperchi, che vengono chiusi raramente, non sono di aiuto a trattenere i tanfi dell’immondizia.
Altro dettaglio poco gradito: il caldo esalta le deiezioni animali che fanno bella mostra nei paraggi non di rado. In questo caso, un minimo di senso civico dei padroni, accompagnato da paletta e sacchetto, risulterebbe di certo gradito.
Tuttavia, aggiungere i contenitori per la raccolta differenziata di carta e plastica non guasterebbe, così come sanzionare gli indisciplinati come suggerito da alcuni residenti.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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