Terzo e ultimo appuntamento per il cineforum che ha unito la passione per la lettura all’amore per il cinema. Il leggendario cult “Qualcuno volò sul nido del cuculo” la pellicola proiettata questa mattina
di Virginia Vicidomini
È arrivata alla sua conclusione la rassegna cinematografica “Un libro in un film”, organizzata dallo staff della biblioteca-Informagiovani comunale, guidato dalla responsabile Nicla Iacovino, in collaborazione con l’associazione ARCI Uisp Antonello Simeon.
Questa mattina l’ultimo dei tre incontri, tenutosi presso la biblioteca “Raffaele Pucci”, ha visto la proiezione della pellicola diretta dal regista Miloš Forman “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, del 1975, tratta dall’omonimo libro dello scrittore statunitense Ken Kesey.
Candidato per ben 9 premi Oscar, il film ne vinse 5, tra cui quello per il miglior film, miglior regista e migliore attore protagonista ad un eccellente Jack Nicholson. È stato inoltre inserito dall’American Film Institute al ventesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, declassato successivamente al trentatreesimo. La pellicola, ambientata negli Stati Uniti degli anni ’60, è un atto di denuncia sul trattamento inumano dei pazienti negli ospedali psichiatrici, ma è anche soprattutto un’accusa verso una società spesso ottusa, che impone ferree ed inutili regole non soffermandosi sull’individualità. All’allegro e carismatico protagonista Randle McMurphy, trasferito dal carcere ad un ospedale psichiatrico, si contrappone la spietata capo-infermiera Mildred Ratched. A dispetto delle apparenze, avviene uno stravolgimento del sistema o almeno un tentativo di cambiare le cose.
«Ringrazio tutto il gruppo della biblioteca-Informagiovani per l’opportunità data di poter di nuovo portare il cinema come momento di discussione. Il cinema è divertimento ma anche momento di aggregazione e d’impegno sociale – ha dichiarato Michele Perilli, presidente dell’ARCI Uisp Antonello Simeon, sulla conclusione di una rassegna cinematografica stimolante, dal momento che è stata abbinata alle letture che mensilmente intraprende il gruppo di lettura della biblioteca comunale – una bella iniziativa che ha favorito l’incontro fra giovani e meno giovani». E poi sul film: «Il protagonista è un ribelle che non vuole sottostare alle leggi della società, rappresentata dall’infermiera che mette in atto regole falsamente democratiche».
Dopo la proiezione è seguito un momento di riflessione sul delicato tema del trattamento sanitario obbligatorio, un dibattito sulla proiezione e sul libro appena letto.