A falda larga così come la tradizione vuole o a cloche ornati con nastri di seta super colorati, fiori, e orpelli d’ogni sorta. Tinta unita o multicolor, nella tonalità classica o nelle più bizzarre fantasie


Il glamour dichiarato patrimonio dell’umanità. Simbolo di stile ed eleganza. Non importa dove ci si trovi, a passeggiare per le assolate strade di una capitale, in spiaggia, sul lungo mare o sotto un portico a leggere un libro, qualunque cosa si faccia in una soleggiata giornata d’estate non la si può fare senza avere in testa un “Panama”.

Cappello simbolo di scrittori, intellettuali e potenti del mondo, portato alla storia da Roosevelt ed Hemingway , il Panama, fatto interamente a mano, nella lontana terra dell’ Ecuador, attraverso l’intreccio di paglia Toquilla , ricavata dalle foglie di una palma nana, gira per il mondo e si posa sulle teste di uomini e donne di buon gusto. Paglia chiara, falda larga, tela nera che ne cinge il diametro la classica versione, quella che ha fatto, fa e farà storia. Ma la testa delle donne non sarà mai statica e ordinaria: a falda larga così come la tradizione vuole o a cloche ornati con nastri di seta super colorati, fiori, e orpelli d’ogni sorta.Tinta unita o multicolor, nella tonalità classica o nelle più bizzarre fantasie, il “Panama”, cappello da uomo per eccellenza, da tempo ha ormai strizzato l’occhio al gentil sesso e nella sua versione “donna” si presta ad ogni tipo d’eccesso. Da indossare con tacchi alti o semplici infradito, qualsiasi outfit da giorno diverrà mozzafiato. Un cappello in testa per “far perdere la testa”! Per far si che la trasformazione da donna a diva sia completa, accompagnate al vostro cappello un paio d’occhiali dal design rigorosamente vintage. Esempio pratico: se il panama in questione è a cloche, extralarge, color paglia con rifiniture caramello, gli occhiali che dovranno esservi abbinati sono un paio d’occhialoni, da icona del cinema a cavallo tra gli anni 50 e 60, tondi ma allungati sul vertice alto per non rinunciare all’effetto gatta, rigorosamente tartarugati. Affidatevi al raffinato estro vintage e la vostra scelta non potrà che essere giusta.

Maria Pepe

 

 

Alla prossima!
la vostra
Maria Pepe

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

Lascia un commento