A Pagani il professor Sigismondo Somma racconta nel suo ultimo lavoro la storia e l’importanza dei Carmelitani per la città. I proventi interamente devoluti in beneficenza
di Rosa Soldani
Una chiesa di santa Maria del Carmine gremita ha accolto, martedì 31 maggio, la presentazione del libro «I Padri Carmelitani, il culto, la fede e le vicende di una città di provincia – La chiesa del Carmine a Pagani», lavoro del professor Sigismondo Somma sulla storia dei Carmelitani nella città di Pagani ma soprattutto, a ben vedere, un excursus storico-religioso sulla evoluzione della spiritualità del popolo paganese a partire dal 1600.
Non un romanzo ma un libro storico, appunto, che pone l’attenzione sul ruolo primario che la chiesa e, prima di tutto, la fede, hanno avuto nel tempo sulla popolazione contadina, nel corso di secoli caratterizzati da eventi anche funesti, e sull’importanza del lavoro dei padri carmelitani e, nei tempi, dei sacerdoti, della loro opera religiosa e sociale volta alla creazione di una città di pace. Una città fortemente improntata, ancora oggi, ad una spiritualità soprattutto mariana, testimoniata dalla presenza di numerose chiese e case religiose dedicate al culto della Madonna sul territorio cittadino, come la chiesa di santa Maria del Carmine, e dalla profonda devozione che Pagani conserva e riserva nei secoli a Maria, nonostante le difficoltà dei tempi, nel quadro di in un cambiamento profondo ma legato a problemi sociali che rimangono sullo sfondo, immutati nei secoli. Durante la presentazione, alla presenza del vescovo monsignor Giuseppe Giudice, autore della prefazione al libro, della professoressa Ezilda Pepe, preside del liceo scientifico Mangino di Pagani, di padre Paolo Saturno e del sindaco Salvatore Bottone, che si sono soffermati su aspetti diversi trattati nel libro, tributando tutti il proprio encomio al professore per il lavoro svolto a favore della città, è stata sottolineata la finalità benefica dell’opera. I proventi della vendita del libro, infatti, saranno devoluti alla chiesa del Carmine per l’ultimazione dei lavori di costruzione dell’oratorio san Giovanni Bosco, a cura del parroco don Enzo Di Nardi, che prevede la realizzazione di un centro ludico e ricreativo per bambini, munito di strutture sportive e teatro. Un fine lodevole, dunque, e congeniale allo spirito dell’autore, che sprona il lettore, se ve ne fosse il bisogno, ad una lettura ancor più appassionata in considerazione dell’importante obiettivo da perseguire.