La tendenza è entrata anche nei negozietti low cost disseminati per le stradine o nei centri commerciali e ovviamente sui banchi del mercato, re incontrastato dell’orientale a basso costo

Misteriosa, intrigante, sofisticata, preziosa, elaborata, è la moda “Muslim chic”. L’altra parte del mondo, quella delle mille e una notte, mostra il suo volto glamour. Nella terra degli sceicchi, dei fiabeschi principi arabi, le più importanti griffe traggono ispirazione.

Lunghe tuniche, di stoffe preziose con o senza merletti, con stampe super vivaci in tessuti più o meno leggeri sono, la chiave di lettura di D & G, la loro Abaja line (dal nome delle tuniche) è solo uno degli esempi da seguire. Il Muslim dilaga e inverte le tendenze, coprirsi e non scoprirsi per essere sexy e irresistibili. Coprirsi dalla testa ai piedi, è proprio il caso di dirlo, fulcro di questo “new luxury style” è infatti l’ hijab (velo leggero col quale le donne islamiche e ebreo ortodosse coprono il capo), da mortificatore di bellezza a vezzo fashion e super femminile. Un look che una vera “faschioner” non può non seguire. Ma come fare se Shahrazad non ha un portafoglio a prova di sceicco? Niente paura, per nostra fortuna il Muslim chic prima d’entrare nelle grandi maison, senza saperlo, perché mai ai piccoli bazar ambulanti presenti al mercato sarebbe venuto in mente di chiamarlo così, è entrato nei negozietti low cost, disseminati per le stradine o nei centri commerciali e ovviamente come già anticipato sui banchi del mercato, re incontrastato del Muslim a basso costo. Caftani di varie lunghezze, tuniche da indossare con i meravigliosi pigiama pants, per essere delle vere e proprie regine del deserto, foulard dalle trame lucenti da utilizzare come copricapo, attorcigliandoli intorno allo chignon, oppure facendone delle trecce. Sandali gioiello raso terra o pump vertiginose le calzature che meglio si prestano. È ufficiale, è tornato il tempo dei look strutturati, abiti con cui giocare, miriadi di combinazioni da provare e sfoggiare, perché … “di mille ce n’è di notti da narrar”…

Maria Pepe

 

 

Alla prossima!
la vostra
Maria Pepe

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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