Una manifestazione nella città di sant’Alfonso premia il professor Luigi Torraca, professore di lettere classiche all’Ateneo salernitano. E il maestro Pietro Sellitto riceve un Award dal Rotary
di Rosa Soldani
Sabato di grandi eventi e riconoscimenti tra Pagani e Nocera: nel fine settimana appena trascorso, infatti, due serate da incorniciare, entrambe dedicate alla musica, alla cultura e a chi si se ne fa promotore sul nostro territorio e non solo.
A Pagani, nella sala dell’auditorium alfonsiano interno alla basilica, omaggio a Luigi Torraca, insigne professore di lettere classiche presso l’Università degli studi di Salerno e letterato, al quale l’associazione culturale presieduta dalla professoressa Marzia Ferraioli, ordinaria di procedura penale nell’ateneo salernitano, ha voluto tributare un omaggio alla straordinaria carriera. Mattatore della serata padre Paolo Saturno, il quale ha entusiasmato gli animi dei presenti soprattutto con la direzione di due brani orchestrati per l’occasione dal compositore redentorista padre Alfonso Vitale. Versi latini e greci scritti dal Torraca, musicati in suo onore, ed interpretati dall’orchestra Alfaterna, che si è esibita anche in una prima parte strumentale sotto la direzione del maestro Antonio Saturno, e dal Coro polifonico alfonsiano.
Altro importante riconoscimento a Sarno per il maestro Pietro Sellitto (nella foto di apertura, con la presidente Anna Maria Ieraci Bio), anch’egli di scuola saturniana, giovane pianista nocerino che ha ricevuto il premio «Awards» indetto dal Rotary Club Nocera – Sarno per il livello di eccellenza raggiunto nel 2015 nel settore dello spettacolo. Sellitto, per l’occasione, non ha mancato di esibirsi in alcuni studi virtuosistici, con gran consenso di pubblico. A dimostrazione del fatto che la cultura, la poesia, la musica, fanno ancora e sempre breccia nel cuore dell’uomo, soprattutto in una terra vocata alla bellezza, ricca di un immenso patrimonio artistico-culturale, materiale e umano, molto spesso mortificato. Per rimanere in tema di versi latini allora, a chi ha già dedicato gran parte della propria vita all’arte nelle sue svariate forme, e a chi si avvia a farlo, diciamo: ad excelsa per excelsum!