Cinque consiglieri comunali inviano al sindaco e al presidente del parlamentino cittadino una dura missiva e sostengono: le decisioni prese in un cerchio magico

Un attacco al presidente del Consiglio comunale per un atto ritenuto “fuori tempo” e “fuori luogo”. E’ quello che hanno messo in atto i consiglieri Antonio Iannello, Enrico Esposito, Antonio Alfano, Giuseppe Grassi e Mario Barba quest’oggi, inviandogli una lunga missiva diretta per conoscenza anche al primo cittadino, Manlio Torquato.

Motivo del contendere è la convocazione (“dopo tempi immemori”, segnalano i cinque) della conferenza dei capigruppo il giorno 30 maggio per discutere del rendiconto di gestione 2015 e del bilancio preventivo 2016. Per i consiglieri la convocazione è “non rispettosa del ruolo di tutti i consiglieri comunali sia di maggioranza che di minoranza”, perché “non può la conferenza dei capigruppo sostituire le funzioni della commissione Bilancio e Programmazione economica, in quanto mentre la conferenza dei capigruppo “ha funzione consultiva ed è chiamata ad esprimere pareri, indicazioni e suggerimenti al presidente del Consiglio in ordine alle modalità e ai tempi dei lavori consiliari ed è altresì organo di concertazione preventiva rispetto alle sedute consiliari, in ordine all’esame di argomenti posti all’odg predisposto dal presidente del consiglio” è la commissione che, “riunendosi in seduta pubblico, ha il compito di esaminare preventivamente su richiesta dell’Amministrazione le questioni di competenza consiliare e di esprimere su di esse il proprio parere, nonché di elaborare ed avanzare all’amministrazione proposte di provvedimenti consiliari e formulare indirizzi su provvedimenti di competenza della Giunta”.
I cinque consiglieri poi rincarano la dose e aggiungono: “Pertanto non comprendiamo questa sua “improvvisa” convocazione della conferenza dei capigruppo in luogo dell’apposita commissione “Politiche di Bilancio e della programmazione finanziaria”, dal momento che i due organi hanno funzioni e modalità di svolgimento diversi. Ci sorprende, inoltre che tale “irrituale” convocazione della conferenza dei capigruppo avvenga “appena” poche ore prima dalla scadenza prevista per il 30/05/2016 per la discussione del rendiconto di gestione 2015 in Consiglio comunale, che a tutt’oggi, le facciamo notare, non è stato ancora, neanche, convocato”.
E ancora aggiungono: “Purtroppo, siamo costretti a denunciare che quanto avvenuto è solo l’ultimo atto di un susseguirsi continuo di mancato confronto “istituzionale” che si sta perpetuando da tempo e che lede la dignità stessa del ruolo di consigliere comunale. Facciamo notare, infatti, che nell’ultimo anno si sono svolte “solo” 4 sedute di Consiglio comunale che, nell’anno in corso, è stato riunito solo 1 volta, e che, ormai il Consiglio comunale per il question time (ex art. 55 del Regolamento “alle interrogazioni sarà dedicata un’apposita adunanza al mese”) non viene convocato dal lontano 19/05/2015 sebbene risultino al protocollo varie interrogazioni, alcune addirittura protocollate nel giugno 2015, e che anche le commissioni, durante lo scorso anno, sono state convocate sporadicamente (solo 15 convocazioni e spesso le riunioni non si sono tenute perché la maggioranza ha fatto venir meno il numero legale) e le stesse non sono MAI state convocate nell’anno in corso”.
La chiusura poi diventa indirettamente un atto di accusa al capo dell’amministrazione: “L’azione di questa amministrazione si sta caratterizzando, sempre più, per decisioni assunte in perfetta solitudine o “in un cerchio magico”, senza alcuna programmazione, senza un confronto preventivo, svilendo il ruolo delle Istituzioni e quello di tutti i consiglieri comunali ai quali resterebbe solo il compito di apprendere e ratificare le scelte”.

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