l'architetto Donato Fioretti, promotore di Risveglio democratico

Il professionista nocerino medita sulle polemiche di questi giorni e rilancia: «Piuttosto che recriminare su meriti e demeriti, ritengo possa risultare più utile meditare su quello che si intende fare»

di Donato Fioretti

Alla luce delle esternazioni assurte ultimamente agli “onori” della cronaca cittadina, per quello che può valere mi piacerebbe far conoscere il mio pensiero.

Nocera è indubbiamente migliorata… Ma a quale prezzo?
Piuttosto che recriminare su meriti e demeriti, ritengo possa risultare più utile – visto che il trascorso è noto a tutti – meditare sul valore di quanto è stato fatto e, soprattutto, su quello che si intende fare: una meditazione serena senza demagogie, per raggiungere i fini prefissati dall’amministrazione.
Il consenso non come contingente obiettivo politico, ma come garanzia per l’ottenimento di un buon risultato per tutti. Sarà compito dell’amministrazione dimostrare la propria capacità nel gestire i rapporti tra gli interessi di ordine collettivo, degli imprenditori e dei differenti soggetti economici; dimostrando di saper porre sul tappeto le grandi questioni della città definendo il quadro delle opportunità per il suo sviluppo; e questo specialmente ora che la cosiddetta filiera istituzionale può essere utilizzata per realizzare gli interventi che Essa ritiene utili per lo sviluppo della città e del territorio che la circonda.
L’Agenda, è bene sottolinearlo, deve indicarla l’amministrazione, non deve essere “calata” all’alto.

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