Una camicia oversize abbandonata negli armadi dei genitori può diventare un capo di abbigliamento davvero raffinato e intrigante con pochi accorgimenti e un po’ di fantasia

Non può, e, non deve mancare nell’armadio di una vera “fashion victim” un capo basico, ma super versatile… non può, e, non deve mancare nei nostri armadi la camicia. Semplice e pulito, è uno degli indumenti più seducenti, raffinati ed intriganti che la moda abbia mai concepito.

Tanti i modi per indossarla, molteplici le occasioni d’uso, da quelle giorno pratiche e sportive a quelle night da capogiro. Entriamo dunque con la lente d’ingrandimento nella “maison de la chemise” e scopriamone tutte le declinazioni. Di cotone a quadri in colori vitaminici, aperte, con top richiamanti canotte intime dallo scollo profondo, abbinate a dei pigiama pants, morbide e lunghe con shorts o jeans urban style in coordinato, le soluzioni perfette per il tempo libero e le passeggiate sotto il sole con le amiche, tra shopping e aperitivi.
Abiti camicia corti al punto giusto, perfetto mix tra collegiale e donna seducente accompagnati da vertiginosi tacchi, la giusta mise per le sere d’estate che contano. Gli abiti camicia? Adoro! Un amore così forte che mi ha spinto in una ricerca meticolosa che mi ha portato ad una scoperta sensazionale, i migliori abiti del genere? Sono negli scatoloni dei vestiti fuori moda dei propri genitori. Ogni papà anche il più sobrio ha nel suo armadio qualche “fossile” anni 80, direi che è perfetto! Una camicia oversize che con una cinta in vita si trasforma in un mini dress so fashion! Stesso dicasi per le vostre mamme: se rovistate bene troverete camicioni dalle più svariate e impensate fantasie in completo a gonne oscene o pantaloni palazzo. Non badate al sotto, ma appropriatevi del sopra: un altro fantastico abito è li pronto per voi. A ciascuna la sua camicia e… non perdete altro tempo, correte a rovistare tra gli abiti dei ricordi di mamma e papà!

Maria Pepe

 

 

Alla prossima!
la vostra
Maria Pepe

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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