Nuovo ingresso per San Mauro Cilento, mentre Sapri quest’anno non porta a casa nessuna bandierina. Solo Positano per la Costiera Amalfitana. Come mai?
di Edda Maiorino
Bandiere blu, il tormento di ogni estate. E mai che questo riconoscimento sia stato dato alle località balneari più frequentate dai nocerini: Cetara, Vietri (foto), Minori, Maiori, Erchie: probabilmente perché queste spiagge sono diventate una discarica all’aria aperta, tanto che dopo che il sindaco di Vietri, Francesco Benincasa, è finito lo scorso anno nel registro degli indagati per fatti relativi al pessimo funzionamento dei locali depuratori, all’inizio del’anno altri provvedimenti giudiziari sonostati presi a carico di 17 persone e sono stati sequestrati depuratori di Ravello, Cetara e Atrani che sversavano direttamente a mare senza alcuna precauzione.
Ma tant’è, le bandiere blu quest’anno comunque state assegnate. A darle è la ong danese Foundation for Environmental Education, in seguito ad analisi ed accertamenti vari effettuati nelle ultime settimane in 49 paesi europei, portando così alla premiazione di 293 spiagge totali, di cui 152 appartengono alle località balneari nostrane. Questa mattina sono stati pubblicati i risultati di quest’ultima edizione e la Campania si è classificata al terzo posto con 14 bandierine blu, preceduta dalla Toscana che si è classificata al secondo posto con 19 località balneari e dalla Liguria che conferma nuovamente il suo primato con 25 spiaggie “blu”. Massa Lubrense e Anacapri si confermano per la provincia di Napoli, per quel che riguarda la provincia di Salerno vi è un nuovo ingresso, San Mauro Cilento, e un’uscita, Sapri. Le altre mete che confermano la bellezza delle loro acque e l’efficienza dei servizi sono: Positano (nella foto), Capaccio, Agropoli, Castellabate, Montecorice, Pollica, Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola e Vibonati. A premiare questi comuni sono non solo i servizi che essi forniscono ai turisti o la pulizia delle loro acque, oltre la bellezza naturale che già possiedono, ma anche la presenza e l’efficacia dei depuratori, la raccolta differenziata sulle spiagge, la presenza di aree pedonali, piste ciclabili e spazi verdi, la qualità delle strutture alberghiere. Insomma, non basta che le acque siano cristalline per far sì che la spiaggia di turno esponga la fatidica bandierina blu, ma anche tutta una serie di “accorgimenti” vari che consentono ad una spiaggia, e al relativo comune, di differenziarsi dalle altre. È un peccato notare come tra le spiagge della Costiera Amalfitana, una delle bellezze naturali italiane più conosciute e visitate al mondo, sia esposta, ormai da qualche anno, una sola bandierina blu. Le piccole spiaggette della costiera, che si affollano di anno in anno sempre di più (e il motivo dovrebbe essere piuttosto scontato), data la meraviglia del paesaggio che le circonda, sono rimaste ancora, come sempre, a bocca asciutta. I motivi li abbiamo visti in apertura dell’articolo. Ci sarà mai un giorno in cui potremo avere la soddisfazione di vedere la bandiera blu a Vietri?