L’estate sta arrivando, e con il caldo si avvicinano anche le vacanze, con il fantasma della lingua straniera che è sempre vigile e presente. Cosa fare, quindi, per prepararsi ad ogni inconveniente?

di Valerio Kohler

Inglese, oh Inglese, perché sei tu Inglese? Il conflitto interiore che viviamo in Italia è noto, tant’è che sono molte le persone che si rifugiano nelle guide turistiche o nei viaggi di gruppo pur di godersi una vacanza senza ostacoli.

Inutili, poi, i tentativi di studiarsi la lingua durante le settimane antecedenti al viaggio, che si traducono spesso in un rocambolesco “shish!” di fronte alla prima parola estranea alla lingua madre. La soluzione è quindi sicuramente quella di studiarsi tutto, partendo dalle basi, no? In parte sì, e sono tutte situazioni che, ineluttabilmente, non si possono evitare, ma si possono bypassare! Certo, lo studio di un campo così importante come quello della lingua inglese non andrebbe ignorato, soprattutto durante l’età adulta, ma spesso non si ha il tempo per passare ore davanti ad un libro, ed è proprio per questo che è nata questa rubrica, che vi aiuterà a scegliere una soluzione che possa essere semplice, veloce e, soprattutto, a portata di smartphone! Le applicazioni sono state scelte per la loro facilità di utilizzo e per la loro fruibilità, in una stagione che sta ormai tramontando per dare spazio all’estate; pronti a ripassare gli errori più comuni del tanto temuto inglese? Le prime due applicazioni possono essere incluse in un microcosmo tutto loro, soprattutto per il pensiero che vi è stato dietro: si parla di Babbel e di Duolingo, entrambe scaricabili sia su Android che su iOS. Questa prima fascia di software, nonostante sia ben congegnata e pensata, non si discosta troppo da libri scolastici e simili. Vi porterete un manuale in un cellulare, e su questo non ci piove, ma ci troviamo ancora lontani da un equilibrio tra tempo e carico di studio. La via di mezzo, quella che si può ritenere anche la più utile e spassosa, è English Now! di John Peter Sloan. Ormai l’autore si può considerare un correttore degli errori più comuni di noi Italiani: tra lettere pronunciate male e modi di dire, le note vocali del nostro professore virtuale ci guideranno in alcune lezioni veramente particolari, che porteranno a riflettere sulla nostra pronuncia. Infine vi è l’ultima applicazione della lista, che si rivela incredibilmente comoda nelle giornate precedenti al fatidico viaggio: In 24 ore Imparare a Parlare Inglese. Il titolo è esplicativo e abbastanza diretto; il ripasso con questo programma è veloce e si compone di breve frasi che di solito vengono utilizzate per conversare. Nessun esercizio obbligatorio, vi saranno lette delle frasi che potrete ripetere a voce per esercitarvi prima di affrontare le stesse situazioni all’estero e per migliorare una pronuncia che suonerebbe altresì maccheronica. Bisogna pensare che le applicazioni hanno tutte un costo opzionale, che va dai 3 agli 8 euro, ma offrono sezioni avanzate che vanno al di fuori delle funzionalità di base, le quali comunque forniscono già un ripasso leggero a chi non mastica da tempo l’inglese. Adesso tocca a voi; riuscirete a padroneggiare il linguaggio anglofono prima del tempo prescelto?

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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