I componenti del direttivo con un comunicato criticano severamente l’operato del cordinatore cittadino. Attese le contromosse in un momento delicato della vita politica nocerina
«Risentiamo con sorpresa, dopo mesi di silenzio e sostanziale inattività, la voce del segretario cittadino». Esordisce così il comunicato che si firma “I componenti del direttivo Pd Nocera Inferiore” e reca in calce 18 firme.
«Certo ci saremmo attesi ben altri contenuti e invece tuonano “sgarbate” minacce di espulsione, indirizzate genericamente a presunti dissidenti! La nota trasmessa dal segretario Oliva ci obbliga a un serio approfondimento sulle dinamiche politiche che si sono sviluppate nei mesi trascorsi e in generale sulla gestione del Partito.
Dall’ultimo direttivo tanta acqua è passata sotto i ponti, ma non ci è stata data, quali militanti e dirigenti del partito, la possibilità di discutere e di confrontarci. Il circolo, lo ricordiamo a chi minaccia purghe, costituisce l’organo attraverso il quale gli iscritti partecipano alla vita del Partito e ne determinano gli indirizzi programmatici.
Spetta al segretario di tutti gli iscritti assicurare informazione, trasparenza e partecipazione offrendo concrete forme di coinvolgimento nella determinazione della linea politica, nel rispetto del pluralismo delle posizioni presenti.
La discussione degli ultimi giorni, a cui pure fa riferimento il segretario, merita qualche riflessione. Ci sorprende la necessità avvertita di levare gli scudi a difesa dell’attuale amministrazione.
Le critiche lette, invero, ci sembrano tese a ricostruire una memoria storica, a rivendicare il ruolo che il nostro Partito ha avuto nel cambiamento della città, amministrando negli anni passati. Ci sembra legittimo rivendicare la capacità del Partito democratico di Nocera Inferiore di creare condizioni di sviluppo del territorio attraverso la lettura delle istanze dei cittadini.
Ebbene prendiamo atto che, dall’ingresso in maggioranza del Partito, non è stato fissato un solo momento di riflessione e di elaborazione delle proposte programmatiche, nessun serio contributo è stato fornito alle scelte strategiche dell’amministrazione, nessuna attività di orientamento su temi e questioni d’interesse generale è stata svolta. Da ciò forse l’incomprensibile e non condivisa scelta di rinunciare ad una sede.
Auspichiamo che il rinnovamento del Partito non passi esclusivamente attraverso la conta di quanti escono e quanti entrano, di quanti sono d’accordo e quanti no, ma dalla sua capacità di ragionare, sintetizzare, trovare soluzione ai problemi, essere per la città un riferimento culturale e sociale chiaro.
Invitiamo, per tutte queste ragioni, il segretario cittadino ad una discussione, nelle sedi deputate e riunendo l’organismo dirigente al suo “completo”, su democrazia e pluralismo, autonomia e dignità, sul ruolo che il nostro Partito deve avere nel futuro della nostra città». In calce le firme di Lucia Bove, Mario Salsano, Pina Esposito, Antonio Stile, Gerardo Ferrentino, Marialaura Cicalese, Gerardo Scarpa, Vincenzo Daniele, Salvatore Soriente, Alfonso Oliva, Eduardo Giglio, Raffaele Serio, Augusto Vicidomini, Pietro Giordano, Luigi Dattilo, Alfonso Lombardo, Giuseppe Afeltra, Luigi Giangiacomo.