Questa mattina alla biblioteca “Raffaele Pucci” proiettato “Big Fish – Le storie di una vita incredibile” per la regia di Tim Burton, pellicola che ha catturato e commosso il pubblico
di Virginia Vicidomini
Con la proiezione del film “Big Fish – Le storie di una vita incredibile” continua la rassegna cinematografica “Un libro in un film” presso la biblioteca Raffaele Pucci di Nocera Inferiore. Rassegna, promossa dallo staff della biblioteca-Informagiovani in collaborazione con l’associazione ARCI Uisp Antonello Simeon, che coniuga l’attività del gruppo di lettura della biblioteca con la passione per la settima arte.
Scelto, per il secondo dei tre incontri di questo cineforum, un film prodotto nel 2003 del regista Tim Burton, lo stesso ad aver girato successi come “Edward mani di forbice”, “La fabbrica di cioccolato” o il film d’animazione “Frankenweenie”.
Tratto dal romanzo di Daniel Wallace “Big Fish: A Novel of Mythic Proportions” il film è la storia della vita di un uomo, anzi “le storie di una vita incredibile”: le storie del protagonista, Edward Bloom, uomo carismatico che ama raccontare episodi improbabili e fantasiosi sulla sua vita; le storie di un rapporto conflittuale con il figlio William messo costantemente in ombra da un padre ingombrante; le storie di un amore infinito per la ragazza che diventerà sua moglie; le storie di una malattia che lo farà, infine, riconciliare con il figlio.
Attraverso continui flashback gli spettatori hanno assistito al racconto di una vita costellata di episodi mirabolanti e popolata da strani personaggi, dalla vecchia strega al gigante buono, scoprendo alla fine che la realtà non si discosta poi così tanto dalla fantasia. Un film commovente, poetico ed originale che ha portato a riflettere sulla vita, sulla morte, sugli affetti.
Che la pellicola abbia suscitato più emozioni del libro a cui è ispirata è stato il parere quasi unanime del pubblico che ha assistito alla proiezione.
«Il film esclude la religione, sottolineando che la continuazione della vita non è il paradiso ma quella di diventare parte del mondo. Dà un messaggio positivo di immortalità e continuità: non tutto si perde ma rimane in qualche modo» – ci ha detto Michele Perilli, presidente dell’ARCI, che ha anche riscontrato un’analogia tra l’opera cinematografica vista stamattina e la favola dark “Il racconto dei racconti – Tale of Tales” diretta dal regista italiano Matteo Garrone, adattamento cinematografico della raccolta di fiabe “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile.
Previsto per il 10 giugno il prossimo e conclusivo appuntamento del cineforum, con “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, film che ha segnato la storia del cinema.