La memoria della Resistenza deve renderci consapevoli che è sempre possibile, dal basso e con l’aiuto di tutti, liberarsi da ciò che opprime la nostra società, perché donne e uomini uniti sono la miglior medicina contro le subdole forme del fascismo di oggi: il potere economico delle lobby, la forza disgregante della diseguaglianza, i demoni delle mafie e della corruzione

di Alfonso Oliva
segretario circolo Pd Nocera Inferiore

Il 25 aprile è la Festa della Liberazione dalla dittatura fascista e da una guerra sanguinaria, che aveva portato il Paese ad un collasso economico e sociale. Una Liberazione che nacque dal popolo, da tanta gente comune: contadini, operai, impiegati, studenti, padri e madri di famiglia che volevano un’Italia diversa, democratica e libera.

Si trovarono insieme uomini del Nord e del Sud, perché capirono che solo in modo unitario potevano sconfiggere il fascismo e il totalitarismo, uniti da un solo ideale e decisi a combattere per esso.
Oggi quegli uomini sono ricordati ogni giorno in ogni pagina della nostra Costituzione attraverso quei valori su cui essa è fondata: democrazia, antifascismo, libertà.
Questi valori resistono al tempo perché sono intrisi del sangue di chi ha combattuto e perso la vita affinché noi potessimo goderne, e in nome di essi ciascuno di noi deve essere capace di impegnarsi ogni giorno. La memoria della Resistenza deve renderci consapevoli che è sempre possibile, dal basso e con l’aiuto di tutti, liberarsi da ciò che opprime la nostra società, perché donne e uomini uniti sono la miglior medicina contro le subdole forme del fascismo di oggi: il potere economico delle lobby, la forza disgregante della diseguaglianza, i demoni delle mafie e della corruzione. Contro tutto questo bisogna combattere con la stessa forza di coloro che con la Resistenza contribuirono in maniera fondamentale alla nascita della Repubblica Italiana.
Il Partito democratico ha come principi ispiratori e quindi nel proprio DNA i valori della Resistenza e, nonostante siano cambiati i “nemici”, questi valori rappresenteranno sempre il nostro punto di partenza a difesa dei deboli e degli ultimi.

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