A Nocera Inferiore c’è stata una serie di conferenze senza dibattito; sarebbe stato meglio – facciamo ancora in tempo ad organizzarla – farne una come quella svolta a Salerno

di Donato Fioretti

 

Mercoledì 13 si è svolto a Salerno – presso l’Ordine degli architetti, un convegno dal titolo “La Città condivisa – gli architetti si confrontano con i protagonisti della vita culturale e politica di Salerno”.
Un’idea che Fioretti vorrebbe “esportare” a Nocera Inferiore

Se non vogliamo ridurre la nostra città a porto franco della libera iniziativa, è fondamentale avere un piano capace di disciplinare gli interventi; ma un piano ha bisogno di scelte di fondo, di ipotesi generali che forniscano il senso ed il riferimento strategico degli interventi.
Occorre dare una strategia alla città!
L’idea di città che si vuole realizzare si lega alla lettura dei processi di trasformazione dell’intero corpo urbano; alla interpretazione delle nuove esigenze e prospettive.
Il compito della Politica (non a caso con la P maiuscola) deve essere quello di guidare le trasformazioni della città contemperando le varie esigenze; ed è auspicabile che intorno alle proposte suggerite si confrontino le forze politiche e tutti coloro che hanno a cuore il futuro della città.
La partecipazione della collettività, infatti, è elemento essenziale nel prendere le decisioni che riguardano il nostro futuro; quest’ultimo deve essere nelle nostre mani ed attende di essere costruito giorno per giorno secondo nuovi modelli, visto che quelli che ci eravamo dati hanno fallito.
Il mio auspicio, visti i tanti “guasti” riscontrabili nella nostra città, è quello di non vedere all’opera le stesse personalità che – anche grazie alla mancanza di partecipazione della comunità pensante – hanno potuto creare i “guasti” che sono sotto gli occhi di tutti

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