Dopo le ultime esternazioni di Pasquale Milite (M5S) sul futuro di Nocera Inferiore, il sindaco Manlio Torquato fa il punto della reale situazione dell’operato della sua amministrazione

di Manlio Torquato
 
Di tutto il gran parlare che si sta facendo in città in questi giorni condivido le conclusioni: la diversità di metodo: noi lavoriamo, loro parlano. Per il resto ci sarebbe da chiarire un po’ di cose, sperando non sia fatica sprecata.

1) La Tofano: non è bene comunale, quindi il Comune non può disporne, ma solo concorrere alle proposte progettuali di uso, come sta facendo.  2) Il “porta a porta” che, da programma, abbiamo avviato, ma potendo farlo solo dopo un massiccio risanamento finanziario per il fallimento SeTA, ottenendo un importante beneficio economico per il Comune di Nocera 3) La questione Montevescovado, sulla quale l’Amministrazione ha finalmente messo un punto fermo con la delibera dello scorso 2014 sulla titolarità delle aree, avviando un serrato confronto con Iacp Regione Campania e curatela fallimentare di Iacp Futura.
Potrei continuare su queste e molte altre cose. Se sapessi di parlare a chi è disposto ad ascoltare e a conoscere.  Anziché a polemizzare inutilmente, ad ogni occasione. Week-end compresi. Proporsi al governo di una città, non equivale a ritagliarsi un ruolo polemico, dietro ad una tastiera, ad ogni costo. Facendo perder tempo a chi dedica la propria giornata, da quattro anni, ora per ora, per la propria città. Ma soprattutto, a chi ha ancora la pazienza di leggerci.

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