Alla presenza del circolo Legambiente Leonia, l’assessore Scarfò, il sindaco Torquato ed i cittadini discutono sulle ragioni del si e del no. Il primo cittadino: «Spreco di danaro, si poteva accorpare con le amministrative»
di Francesca Fasolino
Un incontro informativo sul referendum del 17 aprile sulla “durata delle trivellazioni in mare”: è stato questo l’oggetto dell’incontro tenutosi ieri presso la biblioteca comunale Raffaele Pucci di Nocera Inferiore. Organizzata dal Forum dei giovani, e sostenuta da numerose associazioni del territorio, la giornata di ieri è servita per dare maggiori informazioni ai cittadini che sanno ancora troppo poco sulla questione.
Ad aprire l’incontro è stato l’assessore alle politiche per l’ambiente Francesco Scarfò: «Con il loro voto i cittadini sceglieranno se abrogare o meno la legge che prevede un estensione della concessione alle trivellazioni entro le 12 miglia e fino all’esaurimento dei pozzi». Votando “no” si permette alle trivellatrici di sfruttare i giacimenti di gas e petrolio per un tempo indeterminato. Votando “si” si manterranno quelle che sono le normali procedure per una qualsiasi concessione: 20 anni estendibili per altri 15 anni. All’incontro ha preso parte anche l’ingegnare Luca Pucci di Legambiente Campania che ha evidenziato come i contro siano maggiori dei pro. «I cittadini non hanno avuto il tempo di informarsi e capire bene la questione – ha spiegato l’ingegnere – I numeri di incidenti delle piattaforme sono frequenti. Grandi rischi per l’estrazione di una piccola quantità di gas e petrolio. Inoltre nessun posto di lavoro è a rischio, in quanto le altre piattaforme, quelle oltre le 12 miglia e che hanno già la concessione, continueranno a lavorare fino alla scadenza». A parlare dell’importanza delle fonti rinnovabili è stato l’ingegnere Raffaele Citarella, del Circolo Leonia Legambiente Nocera Inferiore. «Scegliere no il 17 aprile vuol dire che potremmo correre il rischio di vedere queste piattaforme mentre passeggiamo su una spiaggia- ha dichiarato Citarella – Il nostro petrolio è la cultura e la bellezza che non vengono sfruttate adeguatamente. Gli altri paesi hanno capito l’importanza di tutelare l’ambiente e la salute utilizzando le fonti rinnovabili. Noi potremmo essere grandi produttori di energia elettrica e termica utilizzando il sole». A sostenere il “no” è invece l’avvocato Arturo Ferrante che ha dichiarato: «è un quesito che parte da nove regioni ma che è scorretto, in quanto non riguarda le trivellazioni in sé, ma la durata delle concessioni. Allo scadere delle concessioni in corso si deve comunque superare una valutazione di impatto ambientale e se non si supera, non verrà concessa la proroga. Credo si tratti più di un referendum della politica e non un referendum politico». A chiudere l’incontro è stato il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato che ha dichiarato: «Oltre alla questione relativa allo spreco di denaro pubblico, in quanto questo referendum avrebbe potuto essere accorpato con le elezioni amministrative del 5 giugno, è importante che il 17 si vada a votare perché siamo stati chiamati ad esprimere un’opinione. Un’opinione che però può anche essere tradita come è già successo per la questione dell’acqua pubblica».