Il difensore del Città di Nocera invita inoltre tutti gli addetti ai lavori alla calma e alla concentrazione: «Nessuno ci regalerà nulla, dovremo sudare fino alla fine»
di Domenico Pessolano
Solo 180 minuti separano ormai il Città di Nocera dalla promozione in Serie D che, oltre a simboleggiare la rinascita del calcio rossonero, coronerebbe nel migliore dei modi un’annata da incorniciare. Annata che, per quanto riguarda le gare casalinghe, si chiuderà nel pomeriggio di domani, quando i molossi ospiteranno il Montesarchio, terza forza del campionato. Obbligatorio vincere per i ragazzi di Maiuri, più che mai vogliosi di mantenere gli attuali tre punti di vantaggio sul Sant’Agnello.
Lo è più che mai Giovanni Ruscio, difensore del Città di Nocera rientrante dopo un fastidioso infortunio, che invita tutti ad avere concentrazione e umiltà: «Sappiamo che in queste ultime due gare non ci regalerà niente nessuno. Trovo questo aspetto molto positivo per il calcio e per noi che – prosegue – dovremo tenere sempre la guardia alta e sudare fino alla fine. In fondo, questi sono i modi più belli per vincere un campionato». E dunque, verso il Montesarchio, prossimo avversario, Ruscio mostra grande rispetto: «Sono un’ottima squadra, non sono terzi in campionato per caso e verranno qui a giocarsi la partita con tutte le loro armi a disposizione. Hanno battuto formazioni del calibro del Sant’Agnello, non dovremo sottovalutarli». Personalmente parlando, il centrale rossonero conferma la fine della sua serie di infortuni: «Mi sento bene, mi è dispiaciuto non essere al fianco dei miei compagni nelle partite precedenti. Adesso, però, voglio dare il massimo per la mia squadra e un grande contributo alla promozione in Serie D, che dovrà essere nostra a tutti i costi». Insomma, grande convinzione nei propri mezzi, acquisita probabilmente un girone fa, quando il Città di Nocera si impose in rimonta proprio sul campo del Montesarchio: «Non fu facile per noi ribaltare la situazione di svantaggio su un terreno quasi impraticabile. Con quel successo, con quelli che sono arrivati dopo e soprattutto, con la testa della classifica conquistata, abbiamo capito che la Serie D può prendere la via di Nocera». Questa, facendo gli scongiuri, arriverà a Positano, su un campo dove festeggiare per i tifosi rossoneri sarà un serio problema: «Speriamo di poter giocare questa partita in un contesto nel quale i tifosi possano seguirci e, se Dio vorrà, condividere con noi la vittoria del campionato. Si sa, senza di loro, che festa è?»