Numerosi i fedeli accorsi per prendere parte a tale evento. Tra gioia e commozione c’è anche chi resta scettico, infatti più che di lacrime potrebbe trattarsi di acqua condensata

di Edda Maiorino 

È stato nel 2004, esattamente dal 27 giugno al 1 luglio, l’ultima volta che la statua della Madonna, situata nel santuario di Montalbino in Nocera Inferiore, ha versato lacrime, suscitando commozione nei fedeli nocerini e in quelli dei paesi limitrofi.
Dopo circa dodici anni l’evento è tornato a ripetersi. Nella giornata di ieri, intorno alle 14:30 circa, il custode del santuario, Giuseppe Giordano, e il signor Maurizio, suo amico e collaboratore all’interno della chiesa, hanno visto la Madonna piangere.

I due, però, non sono stati gli unici a notare le lacrime dal momento che, all’interno della chiesetta, si trovavano anche un paio di persone in visita al santuario. Tradizione vuole, infatti, che nel periodo pasquale, in particolar modo quello successivo al lunedì in Albis, i cittadini di Nocera, ma anche alcuni fedeli dell’Agro, vadano in pellegrinaggio su Montalbino.
In base al racconto del custode, le lacrime sarebbero scese per circa tre ore, tempo sufficiente per avvertire il rettore del santuario, don Domenico Cinque, il quale ha avuto modo di constatare in prima persona l’accaduto. Di lì a poco si è verificato subito un via vai di persone, molte delle quali non erano nemmeno a conoscenza dell’accaduto.
Don Domenico è andato via nel tardo pomeriggio e, mostrando un leggero scetticismo, ha sostenuto che, se si fosse trattato davvero di un miracolo, la Madonna avrebbe pianto nuovamente. Un’ora e mezza più tardi, intorno alle 21, la Madonna ha iniziato a trasudare, emettendo liquidi dalla fronte, dagli occhi, e dal prolabio, scendendo fino al cuore che ha sul petto e continuando verso il basso. Tutto ciò è durato per altre tre-quattro ore, per poi riprendere nuovamente intorno alle 5 di questa mattina. Stanotte circa una cinquantina di persone sono rimaste nel santuario a pregare e vegliare sulla statua.
Già dalle prime luci dell’alba, probabilmente per il diffondersi della notizia, sono stati numerosi coloro che hanno raggiunto la chiesa per prendere parte all’evento. Eppure, se tante persone sono state spinte dalla fede a credere nelle lacrime della Madonna, pur non vedendole, tante altre sono tuttora scettiche. Si è pensato ad acqua in condensazione, dal momento che la statua si trova all’interno di una teca di vetro, ma nella chiesetta un’altra statua si trova dentro ad una cappelletta di legno e vetro, eppure non si è mai verificata una situazione simile, e, tra l’altro, la statua in questione è la stessa di dodici anni fa. Altri, ancora più malpensanti, hanno sostenuto si trattasse di un pesce d’aprile, data la giornata nel quale si è verificato l’accaduto, ma, come ci spiega il custode, questa ipotesi è da scartare a priori, visto che la teca era chiusa e, escludendo coloro che vivono quotidianamente il santuario, nessuno dall’esterno l’ha aperta. «Ognuno è libero di credere ciò che vuole. Per me non è stata la prima volta – ci spiega il signor Giordano – eppure anche in questo caso l’emozione che ho provato è stata immensa. Non ci sono parole per descrivere un evento come questo». Continua il signor Maurizio «Io stesso ho posto sotto la statua, all’interno della teca, una tovaglietta, il purificatore dell’altare, e questa mattina l’ho trovata piena d’acqua». Il rettore del santuario ha comunque deciso di prendere provvedimenti e fare le dovute analisi per accertare la vera causa di quanto accaduto. Seguiranno, quindi, nei prossimi articoli eventuali aggiornamenti.

 

Nella foto in basso, don Mimmo Cinque, rettore del Santuario

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