Utenti impazziti su Facebook e WhatsApp: spopolano sui social due scherzi che hanno creato dubbi e perplessità a coloro che ne sono state vittime
di Edda Maiorino
«Ci mancava solo che per il primo aprile mettessero questo orribile suono ogni volta che una persona mette “mi piace” ad un post. Grazie Mark Zuckerberg!». È questo il messaggio che oggi, milioni di utenti, hanno trovato sulle bacheche dei propri amici. Curiosi di sapere quale fosse questo “orribile suono”, sono stati in tanti a inserire il like, e sapete cosa è successo? NIENTE! Il post non era altro che una trappola in cui tanti pesciolini sono finiti per cascarci dentro.
Non a caso, a chi fosse sfuggito, oggi è il primo d’aprile e tradizione vuole che, durante l’arco della giornata, vengano fatti numerosi scherzi. Sembrerà strano, data la sua banalità, eppure sono stati tantissimi coloro che hanno creduto a quel messaggio e ingenuamente hanno cliccato per vedere cosa accadesse. Quasi sicuramente nessuno avrà il coraggio di ammettere di aver ceduto dinanzi a questo “pesce d’aprile”, eppure su Facebook sono numerosi i like che troviamo sotto a questo, ormai, famoso post. Post che, tra l’altro, ha davvero spopolato sul social, basti guardare i profili dei nostri amici per renderci conto in quanti hanno effettuato questo “copia e incolla”. Se su Facebook i pesciolini sono rimasti intrappolati a suon di melodie orribili, su WhatsApp è la foto misteriosa a trarre tutti in inganno. E già! Se per caso avete ricevuto l’icona di una macchina fotografica accompagnata dalla scritta “immagine” in cui vi invitavano a scaricare un’immagine inesistente, sappiate che si sono presi burla di voi e che non si trattava altro che di un pesce d’aprile. Se le povere vittime, una volta scoperto l’inganno (sempre che l’abbiano scoperto), si sono sentite un po’ stupide per aver creduto ad uno scherzo così banale, il loro “carnefice” non può che essersi fatto delle grosse risate. Ma c’è pure chi, vedendo i loro amici diventare facili bersagli, hanno espresso critiche su come oggi sia semplice credere a tutto ciò che ci circonda, come se tutto quello che fosse riportato sui social sia automaticamente e rigorosamente vero, “tanto se lo dice Facebook…”. Basta una trovata così insulsa a far impazzire il popolo del web, a creare dubbi e perplessità. I misteri, ormai, sono stati svelati: niente suoni orribili o immagini da scaricare. Che siate stati pesciolini o pescatori non importa, ciò che conta è essersi fatti una bella risata. Dopotutto oggi è pur sempre il primo d’aprile!