Da più parti segnalazioni di segni lasciati ai portoni di ingresso, già resi noti in passato, in occasione della recrudescenza di case svaligiate dai soliti ignoti

«Attenzione ai segni sulle porte!». E’ questa la voce che da diversi giorni fa il giro della città amplificata anche dai social network. Ultimamente, infatti, nell’Agro si è assistito a un nuovo picco di furti nelle case che ha destato non poca preoccupazione tra la popolazione.

Il sistema sembra essere, ancora una volta, quello più volte collaudato: osservazione dei possibili obiettivi, studio delle abitudini dei padroni di casa, e alla fine dei segni lasciati su porte e portoni di condomìni per indicare gli obiettivi ritenuti più ricchi o, comunque, più facili da depredare.
«Il problema – ci dice un carabiniere che ovviamente ci chiede l’assoluto anonimato – è che non si fa in tempo a prenderli che li rimettono in circolazione. Certe volte ci stai giorni a lavorarci su e dopo che li hai presi fanno prima loro ad uscire che tu a stendere i verbali!».
Il problema non sembra affatto da sottovalutare. Spesso gli obiettivi sono persone anziane, che se non finiscono nel mirino dei tanti truffatori in giro (perfino finti preti e finti emissari delle parrocchie che vanno in giro per delle questue mai commissionate dai sacerdoti delle parrocchie cui i malviventi dicono di appartenere), sono potenziali vittime di furti in casa.
Le autorità pare siano già sul chi vive, ma i cittadini si sentono sempre meno al sicuro.

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