La docente del Giambattista Vico ha conquistato grandi e piccini con il suo “Kèrigma”. Riflessione e divertimento in giusto mix alla parrocchia di Maria Immacolata

di Anna Vittoria Fattore

«Ed è questo l’Annuncio: la speranza, la carità, la giustizia, il non avere più paura, il perdono; ecco cosa vuol dire kèrygma». Così Teresa Staiano, docente del Liceo Classico Giambattista Vico, ha concluso la prima dello spettacolo teatralmusicale “KÈRYGMA/Annuncio“.

Persone di tutte le età hanno animato la parrocchia Maria Immacolata di Nocera Inferiore e, nonostante l’attesa per l’allestimento di tutta la scenografia, sono rimaste fino alla fine, con il dovuto silenzio durante tutto lo spettacolo.
«È stato un vero e proprio momento di riflessione, toccante al punto giusto e divertente quanto basta. È stato uno spettacolo che ha scavato nell’animo di tutti noi e, per citare qualche scena della rappresentazione sì, la fede vacilla ed anche tanto, ma ci sono tanti motivi per cui essere felici e quando ci si sente vivi, signori, questa è grazia». Ecco cosa ci ha detto Antonia Salzano, infermiera dell’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, spettatrice entusiasta.
Semplicità, strumenti musicali, caftani rossi, verdi e gialli, nastri, cantanti, attori e voglia di fare, ecco cosa ha colorato la parrocchia Maria Immacolata che la sera della domenica di Pasqua, l’Annuncio lo ha visto davvero. Ha visto persone ballare e sbattere le mani tutte insieme, ha udito risate e soprattutto misericordia, perché come ricordiamo anche grazie a Seneca: “Anche se il timore avrà sempre più argomentazioni, tu scegli la speranza”.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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