Il bando è stato emanato dalla “Fondazione con il Sud”. Con i fondi un aiuto domiciliare ai bambini affetti da tale patologia, uno sportello d’ascolto per i genitori e una consulenza nelle scuole

di Edda Maiorino

Un progetto per i bambini autistici. E’ quello che ha presentato l’assessore ai servizi sociali del Comune di Nocera Inferiore, Saverio D’Alessio, insieme alla cooperativa sociale Emora Onlus e alla cooperativa sociale Giovanile Arl. Il progetto per accedere ai fondi del bando emanato dalla Fondazione con il Sud.

Tale progetto, che rientra nella sfera socio-sanitaria, è indirizzato a circa 15 bambini, dai 2 anni in poi, per i quali sia stata già formulata la diagnosi di Disturbo di Spettro Autistico dal neuropsichiatra dell’ASL di riferimento della provincia di Salerno. L’autismo è un disturbo neuro-psichiatrico che colpisce le funzioni cerebrali ed è causato da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato. Nella maggior parte dei casi si manifesta nei primi tre anni di vita e le aree prevalentemente interessate sono quelle relative all’interazione sociale reciproca. I soggetti affetti da tale sindrome mostrano difficoltà nel relazionarsi con le persone e nel comunicare idee e sentimenti. Ad oggi sono ancora sconosciute le cause di tale patologia, eppure i dati statistici mostrano come negli anni siano aumentate le manifestazioni nella popolazione infantile del mondo occidentale. Purtroppo a risentirne non sono solo i soggetti autistici, ma anche le loro famiglie che quotidianamente hanno ripercussioni sul benessere e personale e collettivo. Non aiuta, poi, sapere che non sempre si può contare sull’efficacia sanitaria o sull’assistenza scolastico-riabilitativa. Da tali motivazioni nasce il progetto che ha come scopo primario il miglioramento delle prestazioni nelle aree di sviluppo e dell’autonomia personale dei soggetti affetti da tale patologia, oltre ad un miglioramento delle capacità linguistiche, comunicative e sociali. Se si dovesse vincere il bando e, di conseguenza, accedere ai fondi, di concreto si avrebbero degli interventi domiciliari psico-educativi basati sul principio dell’Applied Behaviour Analysis (ABA), un trattamento efficace ed innovativo ancora non convenzionato in Italia. La terapia metterebbe il bambino in condizione di esprimere al meglio le potenzialità cognitive, affettive e relazionali, inoltre lo preparerebbe ad una vita adulta indipendente. Come ci spiega l’assessore D’Alessio, grazie ai fondi, si darebbe un supporto economico alle famiglie di bambini che intraprenderebbero un percorso educativo basato sull’ABA, un’adeguata preparazione al personale che si troverebbe a lavorare quotidianamente con loro, uno sportello d’ascolto per i genitori e una consulenza nelle scuole, ma in particolare alle insegnanti di sostegno e agli operatori che lavorano quotidianamente con loro. «Sarebbe davvero una bellissima iniziativa – continua l’assessore – ma soprattutto molto importante per i soggetti affetti, visto che quello dell’autismo è un fenomeno che oggi colpisce numerosissimi bambini. L’aspetto principale è la possibilità che viene data loro, e alle famiglie, di iniziare una terapia efficace e riconosciuta che davvero potrebbe aiutarli a migliorare le loro condizioni di vita».

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