L’intervista a  Rossana Rosapepe del Liceo Don Carlo La Mura, che ospita l’evento “Officina Scuola”

Mi presento

Sono Rossana Rosapepe, docente di Scienze al Liceo La Mura – Scuola Associata UNESCO.

La mia carriera professionale da insegnante è iniziata un po’ tardi perché dopo la laurea ho intrapreso la professione di biologa presso un laboratorio di analisi cliniche.

Agli inizi degli anni novanta, decisi di affrontare il concorso a cattedra per vari motivi, un lavoro precario, la terza figlia, ma soprattutto la necessità di non svolgere più un lavoro ripetitivo: ogni giorno le stesse cose, nello stesso ordine e con la stessa cadenza.

Ero certa che nella scuola avrei trovato una situazione più stimolante, comunque avrei avuto a che fare con i giovani. L’aver insegnato per vari anni in scuole diverse mi ha convinto che i ragazzi sono quasi tutti uguali indipendentemente dal tipo d’istituto frequentato.

Molti purtroppo a quest’età si trovano a dover affrontare problemi più grandi di loro. Mi sono trovata di fronte a situazioni per me inimmaginabili.

Le esperienze che racconta Pennac in “Diario di scuola” non sono lontane dalle mie,  ma l’eventuale soluzione è sempre da ricercare in una relazione che mira ad instaurare nello studente autostima ed empatia.

Tutti i ragazzi hanno voglia di essere ascoltati, di avere qualcuno come punto di riferimento, qualcuno che insegni loro a rispettare e a rispettarsi, qualcuno che imponga loro delle regole – regole che richiedono in vari modi. Ritornando all’autostima, far sì che essa pian piano aumenti non è cosa da poco.

I ragazzi ripetono sempre le stesse cose: non capisco, non è per me, io non ce la faccio…; quando però dopo tre mesi si rendono conto che si esprimono in modo adeguato o fanno cose come non avrebbero mai immaginato, allora cominciano ad aprirsi, a sorridere e per me quei volti rappresentano il successo professionale.

Per quanto riguarda tutto il resto, ho superato due concorsi a cattedra, sono abilitata in varie discipline, sono Consigliere del Consiglio Direttivo Nazionale ANISN e referente regionale delle Olimpiadi delle Scienze Naturali.

Con i miei ex alunni ho costituito un gruppo di soci giovani ANISN Campania.

Seguo con curiosità convegni e manifestazioni che riguardano la scuola e non.

Mi diverto a organizzare eventi culturali.

 

1) Didattica e tecnologie: qual è la tua esperienza?

Da quasi 10 anni  ho ritenuto utile introdurre la multimedialità nello svolgimento delle lezioni. Ritengo che i mezzi multimediali, assumono un ruolo che non è solo strumentale nella comunicazione; permettono la produzione di conoscenze, di scelte e decisioni critiche per cui le conoscenze sono personalizzate. Abbiamo iniziato con i power point, partecipando anche a progetti sempre realizzati in orario curriculare, ma che hanno rappresentato tappe importanti nella formazione degli alunni perché hanno consentito loro di conoscere realtà diverse in giovane età; non dimenticherò mai un’alunna che continuava a ripetere “Grazie professoressa, mi si è aperto un mondo”(Alunni relatori a Rai Scuola, a Napoli, a Convegni internazionali).

Nei nostri power point ci sono sempre video e mappe concettuali multimediali elaborate con Cmap. Elaborare una mappa suscita entusiasmo perché cliccando su icone diverse si spazia tra materiale così vario senza trascurare, ovviamente, la tradizionale lettura di brani scelti per i vari temi. L’uso delle mappe multimediali per la preparazione di una lezione da parte del docente si tramuta subito in un vantaggio per l’alunno: avere la lezione in rete, sul cellulare in tempo reale e poter scaricare subito i materiali o poterli consultare in qualsiasi momento.

Successivamente abbiamo scommesso sulla nostra capacità di realizzare un ebook. Ci siamo riusciti e gli alunni hanno acquisito tante competenze e di vario tipo. È proprio l’ebook “Dieta mediterranea-Cultura e colture del Mediterraneo” ad essere stato segnalato su digItalia, rivista del digitale nei Beni Culturali. 

L’Aracne editrice ha pubblicato il libro “Nutrizione e benessere nella Dieta Mediterranea” di cui gli alunni sono autori.

Gli anni passano, gli alunni cambiano e si realizza un altro ebook sui cefalopodi “Octopuses and allies @ school”, sempre a carattere transdisciplinare.

Poi si lavora per le celebrazioni che ogni anno l’UNESCO propone, gli alunni non solo pubblicano sulla piattaforma UNESCO video, ppt, eec. ma partecipano anche a videoconferenze quali Peace Indaba e International Year of Light 2015.

Per un alunno l’idea di essere in videoconferenza con altre scuole di altri paesi, di avere pochi minuti per dare il meglio di sè, ovviamente in inglese, non è da poco.

L’ultima esperienza multimediale è la narrazione digitale: “Culture, diet and wellness in the Mediterranean”, che ha reso il Liceo La Mura vincitore del Concorso Internazionale PoliCultura Expo2015World, bandito dal Politecnico di Milano.  Il trailer della narrazione è stato tra i video presenti al Padiglione Zero Expo 2015.

Quest’anno abbiamo prodotto un fumetto ripresentando l’ebook Octopuses and allies @ school utilizzando Scretch

Tutte le nostre esperienze didattiche sono, oltre che sul sito del Liceo, sul mio sito www.paginediscienze.com

 

2) Officina Scuola richiama l’idea di una Scuola come bottega: cosa si “costruisce” nella Scuola di oggi?

Le attività che si svolgono in questa “ bottega” aiutano gli alunni a costruire “una testa ben fatta e non una testa ben piena” (Morin, 2000) capace di organizzare, rielaborare e contestualizzare le conoscenze che man mano si aggiungono. Per ottenere ciò è importante non solo che ogni alunno trovi il suo spazio in base al suo interesse e alla sua curiosità ma che studi con gli altri in un clima e in una condizione di collaborazione.

Il docente è solo il regista di ciò che avviene in questo processo e quasi sempre lì dove l’insegnante non riesce, il compagno invece chiarisce e semplifica concetti e conoscenze.

Tutte le attività sono tese a “costruire cultura” che è sempre unitaria e onnicomprensiva, la parcellizzazione del sapere in discipline è recente, deve essere superata e la transdisciplinarietà  è il mezzo per inculcare nell’alunno questo concetto.

Per un docente di Scienze è ancor più importante far capire che le due culture, la cultura scientifica e la cultura umanistica devono coniugarsi per rispettare l’unitarietà del sapere.

 

3) La Scuola non può fare a meno del territorio, con il quale si confronta e con il quale interloquisce, cosa può offrire la Scuola ad un territorio come il Sud?

Oggi i ragazzi devono sentire di appartenere ad un mondo globale, quindi sentirsi cittadini del mondo, non solo cittadini italiani, e la Scuola può operare in questo senso.

I nostri alunni sono bravi, gli italiani sono bravi, e quando vanno fuori se ne rendono conto.

Sembra forse banale dirlo, ma ciò che la Scuola deve offrire al territorio è giovani seri che, anche se quasi sempre si allontanano dal Sud, vi devono ritornare per spendere al Sud il proprio bagaglio culturale e professionale, anche se acquisito altrove.

È fondamentale trasmettere ai giovani l’importanza delle proprie radici; quasi sempre ad una certa età si fanno i conti con le proprie origini.

 

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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