Un confronto sugli sbocchi occupazionali per i giovani che devono sfruttare al meglio il potenziale di internet per promuoversi. Presentata un’app per difendersi dalle aggressioni
di Tania Pentangelo
Un incontro per analizzare le concrete opportunità d’impiego proposte dall’attuale era tecnologica, per mettere a fuoco i vantaggi e l’utilità sociale del web, delle applicazioni informatiche e dei social. Questi gli obiettivi e i contenuti del seminario svoltosi ieri nella biblioteca comunale “R. Pucci” di Nocera Inferiore, dal titolo “I nuovi lavori. Incontro sulle possibilità occupazionali offerte dai nuovi media”, organizzato dal servizio biblioteca – Informagiovani sotto la guida della responsabile dottoressa Nicla Iacovino, che si è incentrata sulla tutela legislativa degli ultimi anni attenta alle startup innovative. A seguire l’intervento di alcuni esperti del settore.
«La rete, nostro terreno fertile di socializzazione, è diventato uno strumento per sviluppare le proprie attitudini lavorative, un obiettivo, un “luogo” di lavoro. Questo perché comporta dei bassissimi investimenti iniziali e un indice di redditività molto elevato in un breve periodo. In pratica è facile guadagnare tanti soldi in pochissimo tempo. Come fare? Assecondando le proprie attitudini, basta semplicemente seguire quelle che sono le normali propensioni alla comunicazione sociale tipica dei giovani. Innanzitutto cercando di mettersi nell’ottica di chi ascolta e, nel caso specifico, di chi legge e poi essendo consapevoli che ciò che si dice ha una cassa di risonanza infinita, come in positivo così in negativo. Non si parla di nuovo lavoro, ma di un nuovo modo di intendere gli strumenti con i quali si opera quotidianamente. Dunque bisogna essere imprenditori di se stessi e reinventarsi sempre, partendo anche dalle risorse che ci offre il territorio, perché questo è il lavoro di oggi e non del futuro» ci dice Paolo Rocca Comite Mascambruno, manager e web master dell’Università degli studi di Salerno.
Riccardo Tartaglia, sviluppatore informatico, ha invece sottolineato quanto sia importante il passaggio dell’utente da “consumatore passivo” a creatore di contenuti, attraverso canali appropriati e con la consapevolezza assoluta delle potenzialità di questi ultimi.
Ma l’innovazione «può anche far brillare gli occhi, soprattutto se genera cambiamento, se significa aiutare gli altri». Questa è l’idea di progresso di Leonardo Falanga, giovanissimo maker appassionato di elettronica, informatica e robotica e inventore dell’applicazione anti- violenza femminile “Never alone”.
«Questa applicazione consiste semplicemente in due software: uno di trasmissione, scaricabile gratuitamente dall’App store e uno di ricezione, che geolocalizza la persona mettendola in contatto con le forze dell’ordine per un tempestivo intervento. Con un solo click si ha inoltre la possibilità di effettuare una registrazione che può fungere anche da prova giudiziaria» afferma.
Presente anche il sindaco Manlio Torquato che con noi ha asserito: «Secondo me l’utilizzo di tutto quello che è nuova tecnologia informatica e internet non deve essere vissuto come un obbligo, un dover fare per forza qualcosa di importante. I giovani utilizzano i social prevalentemente per diletto e anche gli adulti a dir la verità, io per primo ne faccio un utilizzo ai fini della comunicazione anche istituzionale, pubblica e politica. Credo siano una grande opportunità. L’incontro di oggi è stato decisamente voluto dall’amministrazione comunale e ringrazio Nicla Iacovino e Maurizio Schettino, promotore dell’iniziativa, oltre che i relatori, tra cui il giovanissimo Leonardo Falanga che vive in maniera produttiva l’utilizzo di questo strumento. C’è da vedere come il mondo che verrà e che stiamo costruendo giorno per giorno potrà rendere veramente proficue queste ricadute lavorative».
Perché la tecnologia se utilizzata in modo intelligente è solo da promuovere.