Pietro Cerreta è il fondatore della mostra «Le ruote quadrate» ed è presidente dell’Associazione “ScienzaViva”. È stato tra i primi in Italia a costruire exhibit interattivi, coadiuvato da artigiani e tecnici di Calitri.

Laureatosi in Fisica nel 1973, ha insegnato Matematica e Fisica nei primi anni in diversi istituti e, in seguito, Matematica e Laboratorio presso  il “Maffucci” di Calitri.  

È stato membro del Consiglio Direttivo dell’AIF e ha fatto parte del Gruppo di Storia della Fisica dell’Università di Napoli. Ha collaborato a “Futuro Remoto” e ad altre manifestazioni scientifiche di livello nazionale, tra le quali il Festival della Scienza di Genova,  il Cagliari FestivalScienza e il Job & Orienta di Verona.

Nel  1997 ha ricevuto dalla SIF il Premio Didattica della Fisica e nel 2000 è stato Fellow in Museum Practice dello Smithsonian Institute di Washington. Ha partecipato a diverse edizioni di “Science on Stage” come membro della delegazione italiana. È sua la traduzione in italiano dello Snackbook dell’Exploratorium di San Francisco.

Pubblicazioni riguardanti la didattica, i musei interattivi e la pedagogia “Hands-on”

 

La candela di Faraday, un bell’esempio di diffusione della cultura scientifica

Giornale di Fisica, Vol. LIII, N.1, Gennaio – Marzo 2012, p. 59-90

http://www.sif.it/journals/gdf/econtents/2012/053/01

 

“La storia chimica di una candela” di Faraday continua ad essere fonte di preziosi spunti e suggerimenti didattici, nonostante siano trascorsi centocinquanta anni dalla sua pubblicazione. La candela, un oggetto semplice, è infatti ancora oggi un valido pretesto per avvicinare i ragazzi ai fenomeni naturali e alle leggi

che li regolano, come aveva intuito Faraday. Ugualmente valido oggi è, inoltre, il suo stile comunicativo che ispira ormai molti divulgatori dei moderni Science Center. Scopo del presente lavoro è indicare agli insegnanti italiani il contenuto più popolare del libro di Faraday, inclusi alcuni aspetti storici, e come attualizzare la presentazione dei suoi esperimenti nella forma di Science Show, mediante le moderne tecnologie.

 

Il Gravity-Powered Calculator, un exhibit Galileiano

Giornale di Fisica, VOL. LV, N. 1 Gennaio-Marzo 2014, p. 27-44

http://www.sif.it/riviste/gdf/econtents/2014/055/01/article/2

 

Il Gravity-Powered Calculator è un exhibit dell’Exploratorium di San Francisco. Esso viene pre-sentato dai suoi costruttori americani come un dispositivo sorprendente, capace di estrarre la radi-ce quadrata di numeri usando la sola forza di gravità. Ma se si analizzano le idee su cui è stato costruito non si può non ricordare lo studio di Galileo sulla caduta dei gravi, sul piano inclinato e sul moto del proiettile; proprio ciò che i costruttori americani non mettono in risalto nel loro exhibit. Considerare il congegno solo per quello che fa, secondo me, è molto riduttivo in confronto alle radici storiche di fisica matematica galileiana in esso contenute. Per di più, se si ritengono accurate le deduzioni presenti nel famoso lavoro di S. Drake sui disegni di Galileo e, in particolare sul folio 116 v, le traiettorie paraboliche della pallina che salta dal trampolino dopo aver disceso una rampa attualizzano realmente esperimenti condotti da Galileo. Per questo sarebbe meglio definire l’exhibit come un “calcolatore galileiano”.

 

La radice quadrata, un algoritmo nascosto nella gravità

Giornale di Fisica,  VOL. LV, N. 1 Gennaio-Marzo 2014, p. 45-60

http://www.sif.it/riviste/gdf/econtents/2014/055/01/article/1

 

L’ esemplare del “Gravity-Powered Calculator”, da me realizzato e i cui particolari ho descritto nell’articolo precedente (p. 27), `e stato presentato in varie manifestazioni italiane di didattica scientifica con il nome di Calcolatore Gravitazionale. E’ stato esposto anche a “Science on Stage 2013”, un festival europeo svoltosi a Frankfurt sull’Oder (Germania) e a Slubice (Polonia) nella scorsa primavera, del quale si dà qui un breve resoconto. Nel corso di tali eventi, il confronto con i visitatori ha evidenziato che il congegno non si presta solo ad estrarre radici quadrate ma è in grado di rivelare anche la fisica del suo funzionamento.

Dall’analisi del moto delle palline si ricava, infatti, che il “calcolatore” estrae le radici quadrate già al termine della pista inclinata, ma ne può mostrare i risultati solo grazie al successivo salto dal trampolino orizzontale. Questo ed altri aspetti didattici esibiti dall’apparecchiatura si aggiungono, quindi, alle sue

caratteristiche “hands-on” e storiche già note.

 

Frank Oppeheimer, il fondatore dell’Exploratorium

Giornale di Fisica, VOL. LVI, N. 1, Gennaio-Marzo 2015, p.3-44

http://www.sif.it/riviste/gdf/econtents/2015/056/01

 

L’Exploratorium di San Francisco é un museo di fenomeni naturali prodotti da apparecchiature interattive, realizzate ad hoc da artisti, scienziati, tecnici e docenti. Con esse la gente acquista maggiore consapevolezza di sé e della tecnologia che la circonda, mentre apprende cose sulla natura che i libri non sono in grado di insegnare. Tali congegni si rivelano ugualmente efficaci nella didattica delle scienze destinata ai ragazzi. Perciò lo stile espositivo dell’Exploratorium é diventato famoso in tutto il mondo. Il merito di tanto successo va al suo fondatore, Frank Oppenheimer, fisico ed educatore allo stesso tempo. Egli fu mosso dal desiderio di mettere la scienza nelle mani di tutti. Il modo migliore di comprenderne il pensiero é quello di ripercorrere le singolari vicende di cui egli é stato protagonista. Da queste emergono suggerimenti pedagogici ancora attuali, fruibili dagli insegnanti italiani per introdurre nelle loro scuole i contesti

esperienziali tipici dei science center.

 

The Gravity-Powered Calculator, a Galilean Exhibit

Science & Education, Volume 23 · Number 4 · April 2014

 

The Gravity-Powered Calculator is an exhibit of the Exploratorium in San Francisco. It is presented by its American creators as an amazing device that extracts the square roots of numbers, using only the force of gravity. But if you analyze his concept construction one can not help but recall the research of Galileo on falling bodies, the inclined plane and the projectile motion; exactly what the American creators did not put into prominence with their exhibit. Considering the equipment only for what it does, in my opinion, is very reductive compared to the historical roots of the Galilean mathematical physics contained therein. Moreover, if accurate deductions are contained in the famous study of S. Drake on the Galilean drawings and, in particular on Folio 167 v, the parabolic paths of the ball leaping from its launch pad after descending a slope really actualize Galileo’s experiments. The exhibit therefore may be best known as a ‘Galilean calculator’.

 

F=ma. Ma cosa è F? Cosa è m? Cosa è a?

Associazione per l’Insegnamento della Fisica

http://www.aif.it/ArchivioB/Cerreta.pdf

 

Nonostante le difficoltà logiche rilevate da Mach nel suo libro «La meccanica nel suo sviluppo storico-critico» e da Hertz nel suo   «Die Prinzipien der  Mechanik in neuem Zusammenhang dargestellt », la struttura formale dei concetti e degli enunciati dei Principi newtoniani della Meccanica ha attraversato il novecento quasi indenne fino ad oggi.  Cosa vuol dire dal punto di vista, storico, epistemologico e didattico? La critica iniziata dai due grandi fisici non è stata del tutto efficace? Oppure, più semplicemente, le tautologie evidenziate nella  teoria newtoniana, alla fin fine, non influiscono più di tanto nella soluzione dei problemi di meccanica?

 

Hands-on exhibit based on local handicrafts: the experience of Calitri

Bruyas, Anne-Marie, Riccio, Michaela (Eds), Science Centres and Science Events A Science Communication Handbook, Springer, 2013, p. 145-150

 

ScienzaViva is a group of teachers, students, craftsmen and technicians. Their activity in Italy is an original work in the Informal Learning and Public Understanding of Physics and other Sciences. It is a non-profit Association based in Calitri, a little town in Campania, at about 150km from Naples, in the Ofanto Valley. We immediately accepted the invitation of the friends of Citta` della Scienza of Naples to generously contribute to the cooperation project for a new Science Centre in Owerri, giving to the Nigerian students the opportunity to study our exhibits. The Nigerian students visited our Science Centre on 9th September 2008 and experienced our hands-on exhibits, based on local handicrafts.

 

Sunlight spectrum

Science on Stage

https://www.youtube.com/watch?v=_sxq67qawFQ

 

Sunlight spectrum through a prism edge, without a slit. Video per Science on Stage, Londra, 2015

 

 

Schlieren Method

Science on Stage

https://www.youtube.com/watch?v=o9CI27MwHQE

 

Observing a candle flame with a schlieren method. In collaborazione con Vincenzo Favale e Canio Lelio Toglia. Video per Science on Stage 2015, Londra

 

 

Science Education Through Colours

Science on Stage

https://www.youtube.com/watch?v=nX-g0a0crYE

 

Science Education Through Colours. Forcing light to reveal its colours. Spectral colours: sunlight and lamplight refracted through prisms. Colour removal dichroic filters. Coloured interference patterns: kinetic paintings of soap films. Polarized light mosaic. I have built some simple but

dedicated devices: an incandescent light «pot», with a narrow slit, to project white light beams; black cases and metallic frames to let people play with the kinetic colours of soap films; sandwiches of polarized filters to disclose colours of stressed objects and insertions of dichroic filters to remove colours from light beams. Video per Science on Stage, Londra, 2015

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

Lascia un commento