Grande successo per l’iniziativa “Un thè in rosa”, opportunità di riflessione per rimarcare le conquiste femminili ma anche i problemi irrisolti, come la difficoltà di conciliare famiglia e lavoro

di Virginia Vicidomini

Partecipazione e riflessione: queste le parole chiave per descrivere “Un thè in rosa”, incontro tenutosi ieri presso la biblioteca comunale di Nocera Inferiore, organizzato dal team dello Sportello Donna, sorto durante l’amministrazione Torquato, e dal CIF, Centro Italiano Femminile.

Ad aprire il confronto è stato proprio il sindaco, Manlio Torquato, che ha sottolineato come le conquiste del mondo occidentale, tra cui la sostanziale equiparazione dei diritti e delle opportunità tra l’uomo e la donna, debbano essere preservate, anche da culture diverse che radicalmente rinnegano il riconoscimento dei diritti individuali della persona.
Un incontro inframezzato dalla visione del cortometraggio “Io qui. Lo sguardo delle donne”, che ha originato diversi spunti di riflessione: dalla manager di origine filippina scambiata per la tata, alla bambina che per emulare la madre gioca alla “Barbie precaria”, alla nonna baby sitter a tempo pieno per sopperire alla carenza di servizi a sostegno dei genitori lavoratori.
Sara Cavaliere, psicoterapeuta che opera con lo Sportello Donna sin dalla nascita dell’ente, ha sottolineato come scopo dell’incontro fosse quello di operare una sorta di “sensibilizzazione al contrario”: mostrare l’abilità della donna e la sua tenacia, porre l’accento non sulla “donna-vittima” ma sulla donna come “risorsa”. «Lo sguardo che vogliamo porre oggi è uno sguardo al quotidiano – ha precisato – alle difficoltà di tutti i giorni nel gestire la famiglia, nel gestire il lavoro».
Carmela Pacelli, funzionario incaricato del settore socio-culturale e formativo, ha invece focalizzato il suo intervento sulla tesi, supportata da studi empirici, secondo cui la donna subisce sicuramente dei condizionamenti forti, dovuti ad esempio alla situazione familiare di provenienza, ma credendo in quello che fa può superare anche contesti sfavorevoli.
Il dibattito si è incentrato poi sul cambiamento del ruolo della donna nel tempo e quindi sull’evidenza che la donna, per arrivare allo stesso livello professionale dell’uomo, deve fornire prestazioni più elevate ed essere in perenne equilibrio tra vita familiare e lavoro.
Nonostante gli evidenti successi provenienti dal mondo femminile, si richiederebbe un maggiore supporto da parte della società e servizi adeguati, come avviene negli altri Paesi. La necessità di conciliare famiglia e lavoro diventa, per una donna, un problema sempre più urgente, da poter risolvere ad esempio attraverso una maggiore dotazione di servizi ed orari lavorativi più flessibili.
Perché la straordinaria capacità femminile di «abbinare il ruolo professionale al ruolo familiare» a cui ha fatto riferimento in conclusione l’assessore alle politiche sociali Saverio D’Alessio, deve essere comunque sostenuta da politiche adeguate.
Un rilevante elemento di novità è che a sorreggere le attività dello Sportello Donna ci sarà anche il CIF, Centro Italiano Femminile, associazione presente fino ad ora solo a Salerno, presieduto dalla psicologa Sofia Gallo. Il CIF opererà anche a Nocera attraverso un’équipe di professionisti, per raggiungere il maggior numero possibile di donne. Ad intervenire, infatti, è stata anche Maria Pia Perisano, presidente del CIF provinciale di Salerno.
Come ha evidenziato Ottavia Locatelli, responsabile dello Sportello Donna, quella di ieri non è stata la prima iniziativa promossa dall’ufficio comunale ma altre ricorrenze prettamente femminili sono state e saranno colte per stimolare attimi di riflessione, come ad esempio in occasione della festa della mamma.
Non un festeggiamento, dunque, ma un’opportunità per ragionare e mettere in luce tematiche importanti.

 

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