I rossoneri sono stanchi ma non appagati; col Sant’Agnello faranno la differenza carattere e motivazioni
di Domenico Pessolano
Orgoglio, tenacia, concretezza. Questi i quattro ingredienti fondamentali del Città di Nocera, la cui marcia verso il ritorno in Serie D pare ormai diventata inarrestabile. Una marcia iniziata dodici partite fa, quando i rossoneri di mister Vincenzo Maiuri, allenatore subentrato a Pasquale Esposito, batterono l’U.S Scafatese.
Da allora tanto è cambiato, a partire dalla classifica, che dopo il successo in trasferta di sabato sul Sant’Antonio Abate vede i rossoneri nuovamente primi a +3 sul Sant’Agnello, quest’oggi vittorioso contro il San Vito Positano.
Primato mantenuto, sì, ma c’è da ammettere anche che nella sfida col Sant’Antonio il Città di Nocera ha sofferto e non poco per una buona ora di gioco. Il motivo, spiegato da mister Maiuri nel post-gara, sta in una condizione fisica non ottimale, dovuta alle tante partite disputate nell’ultimo mese. Ora a tutti sorge spontanea una domanda: c’è da preoccuparsi in vista del finale di stagione? Forse sì, ma se teniamo conto del carattere, della professionalità e delle motivazioni dei calciatori, ogni dubbio è spazzato via. Queste ultime componenti dovranno necessariamente accompagnare il Città di Nocera fino alla fine del campionato, ma soprattutto, nello scontro al vertice di domenica al “San Francesco” contro il Sant’Agnello. Per le due Nocera e per la squadra stessa la sfida ai Costieri rappresenta la vera e propria resa dei conti di un braccio di ferro che dura ormai da sette mesi. Un braccio di ferro appassionante, vissuto da ambedue le parti con grande pathos, quello che vedremo arrivare a mille il prossimo 13 marzo.