Due volontari si prendono cura dell’intera zona dal momento che nessuno se ne occupa. «I cittadini devono essere consapevoli dei propri errori e il sindaco deve sapere cosa ci aspetta ogni giorno»
di Edda Maiorino
“È vietato abbandonare rifiuti per strada. I trasgressori saranno sanzionati con multe da 500€”. Sono queste le parole, ben incorniciate all’interno di una tabella situata ai piedi di Montalbino, che invitano i cittadini a rispettare l’ambiente e a non occupare il suolo pubblico con materiale di rifiuto.
Eppure lungo la strada che conduce alla Chiesa di Santa Maria a Monte ce n’è eccome di sporcizia. Fino a qualche anno fa, quando il problema dei rifiuti era all’ordine del giorno, l’area era completamente invasa da immondizia, finché, grazie all’intervento dell’amministrazione comunale, l’intera zona non fu ripulita da cima a fondo. L’effetto deve essere durato poco, data la situazione attuale. Se qualcuno, però, sembra essersi dimenticato di quest’area immersa nella natura, non a caso appartiene al “Parco regionale dei Monti Lattari”, qualcun altro ha ben pensato di occuparsene in maniera del tutto privata. Giuseppe Giordano, pensionato e custode del santuario, e Salvatore G., suo aiutante nel tempo libero, dedicano da circa un anno, per tre o quattro giorni alla settimana, un paio d’ore al mattino alla pulizia della strada sopracitata, eliminando erbacce, rami e rifiuti di ogni tipo. «Siamo circondati dalla natura ed è un vero peccato che l’uomo, con la sua inciviltà, debba rovinare o distruggere ciò che di bello c’è intorno a noi», ci spiega Salvatore che, per amore della natura, ha deciso di dare una mano al Signor Giuseppe quando gli impegni non lo trattengono altrove. Diverso, invece, è il motivo che spinge il custode del santuario a tale dedizione. «Era il 27 giugno 2004 quando vidi per la prima volta piangere la Madonna. Da allora la mia devozione nei Suoi riguardi è aumentata sempre più spingendomi, dopo essere andato in pensione, a prendermi cura della pulizia di questa zona dal momento che nessuno se ne occupa». Il signor Giuseppe, qualche tempo fa, denunciò anche la presenza di un intero camion carico di rifiuti, contenente immondizia di ogni tipo, abbandonato lungo quelle strade e che in quell’occasione il sindaco Torquato subito si attivò per la sua rimozione. Il custode ci spiega che, anche in altre occasioni, ha reso partecipe l’amministrazione comunale della sporcizia presente lungo quell’area e che soltanto sotto sua richiesta sono intervenuti. Sono rare le occasioni in cui gli addetti alla manutenzione del suolo pubblico si sono attivati per liberare la zona, ma di solito il loro intervento si limitava alla prima curva della salita del monte. Giuseppe e Salvatore non chiedono nulla all’amministrazione comunale, continuano a dedicarsi a questa loro “passione”, che ovviamente comporta delle spese, ma invitano i cittadini ad una maggiore consapevolezza dei propri errori ed il sindaco ad una maggiore visione dello scempio che quotidianamente si presenta sotto i loro occhi.